“Il Premio Internazionale Cilento Poesia ha dimostrato di essere uno dei più importanti premi di poesia (ma oserei dire delle Arti tutte) sia in Italia, sia in ambito internazionale”.
Sono le parole del professore Mauro Afro Borella dell’Accademia Albertina di Torino che ha voluto così unirsi a quanto dichiarato dal critico letterario Francesco D’Episcopo (Università Federico II di Napoli).
Aggiunge Borella: “Il Premio Cilento Poesia – oltre ad aver premiato tutta la maggiore poesia nazionale e autori/artisti importantissimi per le altre discipline, incluso il già Premio Nobel Jon Fosse, per la Sezione Narrativa – ha infiniti pregi da elencare: in primis nasce in un paesino minuscolo e sconosciuto del Sud Italia (Salento Cilento) diventato poi un “Paese della Poesia” autentico, date le maioliche con incisi versi inediti dedicati al territorio (una vera e propria antologia a cielo aperto leggibile solo andando sul posto…).
Viene, inoltre, creato dalla solita brillantezza e dalla visionarietà del poeta, scrittore e critico letterario Menotti Lerro con pochissimi o nulli fondi economici iniziali. E’ stato riconosciuto e finanziato dal Ministero della Cultura Italiana nelle ultime 3 edizioni come simbolo di sviluppo per la lingua italiana anche all’estero. Rappresenta il fiore all’occhiello del più importante Movimento letterario, artistico, filosofico e culturale della Contemporaneità: l’Empatismo (2020 in avanti) fondato ancora da Lerro. Ultimo, ma non ultimo, non ha scheletri nell’armadio e non ha conflitti d’interesse di nessun tipo.
Credo francamente che questo Premio meraviglioso (tassello gigantesco all’interno del citato Movimento e della Piramide Culturale del Cilento) vada tutelato e valorizzato a dovere da parte degli organi istituzionali come bene immateriale unico e forse irripetibile sia per il Cilento, per la Provincia di Salerno che per la nostra Italia”.