Nel corso di un video collegamento al congresso della Lega a Firenze, la premier Giorgia Meloni è tornata a parlare dei dazi imposti dagli Stati Uniti durante la presidenza di Donald Trump, ribadendo la posizione del governo italiano e la sua determinazione nel fronteggiare le sfide economiche internazionali. La premier ha posto l’accento sull’importanza di rispondere a questi dazi con un approccio pragmatico, senza creare allarmismi, ma con la consapevolezza che le imprese italiane potrebbero subire delle difficoltà.
Meloni ha evidenziato che l’Italia sta affrontando un periodo particolarmente complesso, che definisce il “più difficile dal Dopoguerra ad oggi”. Nonostante le difficoltà globali, la premier ha ribadito l’intenzione del governo italiano di proteggere i propri settori economici, facendo leva su tutti gli strumenti negoziali ed economici a disposizione per supportare le imprese e contrastare le eventuali penalizzazioni derivanti dalle politiche commerciali degli Stati Uniti.
Un punto cruciale del suo intervento è stato il riferimento alle normative europee legate al Green Deal e all’eccessiva regolamentazione, che, secondo Meloni, rappresentano un “vero e proprio dazio interno” per le imprese europee. La premier ha sottolineato come queste normative possano aggravare ulteriormente la situazione, rendendo più difficile la competitività del settore produttivo europeo, già messo alla prova dai dazi esterni imposti dagli Stati Uniti. In questo contesto, Meloni ha ribadito la necessità di “chiedere con forza all’Europa” di rivedere queste normative ideologiche, che rischiano di danneggiare l’economia europea senza portare reali benefici.
Meloni ha inoltre espresso il proprio disaccordo nei confronti delle scelte degli Stati Uniti, pur riconoscendo che, in un contesto globale segnato da instabilità e incertezze, ogni paese è chiamato a difendere i propri interessi economici. Per l’Italia, ha dichiarato, questo significa adottare un approccio “determinato e pragmatico”, in grado di garantire la protezione dei settori più vulnerabili senza compromettere la competitività nazionale.
Il tema dei dazi è quindi destinato a rimanere una delle priorità della politica economica italiana, che, sotto la guida di Giorgia Meloni, cerca di conciliare la difesa degli interessi nazionali con la cooperazione europea e la gestione dei rapporti commerciali con le principali potenze globali, come gli Stati Uniti. Con il Green Deal come ulteriore sfida, la premier ha posto la questione in un contesto più ampio, dove la protezione dell’ambiente non deve compromettere la prosperità economica e la competitività delle imprese europee.