Promuovere i vini marchigiani all’estero senza dimenticarsi il mercato nazionale, e, soprattutto, trasmettere un messaggio di unione, di intenti comuni, tra le 16 Denominazioni tutelate dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) e il loro contesto: un caleidoscopio, ricchissimo di piccole attività artigianali, che rendono le Marche, unica Regione “al plurale” d’Italia, un patrimonio unico di biodiversità agricola, manifatturiera e umana che vuole essere riconosciuto e apprezzato (in entrambi i sensi: in termini di valore economico e di stima). Questo bisogno e questo progetto comune ha dato inizio ad una serie di iniziative culminate nella prima edizione “I Magnifici 16: appuntamento con i vini delle Marche”, nei giorni scorsi: un focus sui territori delle piccole e grandi Denominazioni afferenti al maxi-Consorzio, con nove eno-itinerari e una giornata di degustazione finale alla tenuta Koch a Recanati.

“Le nostre aziende – ha detto il presidente Imt, Michele Bernetti, alla guida di Umani Ronchi, una delle cantine leader delle Marche – sono da sempre molto attive sul fronte della promozione all’estero grazie a vini di punta, Verdicchio in primis, che hanno contribuito in modo decisivo alla crescita in valore delle esportazioni regionali, con un +33% negli ultimi 5 anni e un controvalore di quasi 76 milioni di euro. Ma il mercato nazionale rimane senz’altro strategico, ancora di più oggi con il boom turistico che si registra nel Belpaese così come nelle coste, nelle città e nei borghi marchigiani”. 

L’area tutelata dall’Imt si estende su un vigneto tra le Province di Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino di oltre 7.500 ettari e una produzione che nel 2022 ha sfiorato i 230.000 ettolitri imbottigliati (l’89% del totale). I filari marchigiani sono tra i più sostenibili in Italia, con un’incidenza biologica sul vigneto che ha raggiunto il 39,5% delle superfici, pari a 6.991 ettari su un totale vitato di 18.000 ettari (anno 2022/2023, fonte: Regione Marche, Assessorato all’Agricoltura), un’incidenza doppia rispetto alla media italiana. 

All’evento sara presente anche l’eurodeputato dell’Ecr Carlo Ciccioli, ex capogruppo di Fdi in Regione e portavoce del partito nelle Marche che ha voluto sottolineare l’importanza di questa edizione per i vini della sia Regione “Ai nastri di partenza la 57ª edizione del Vinitaly, che si terrà a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, e le Marche saranno tra le protagoniste d’eccellenza grazie a numeri positivi e con la crescita di aziende presenti in questo prestigioso evento internazionale, ben 108 a testimonianza della vitalità e della qualità del nostro settore vitivinicolo. In un momento di incertezza geopolitica e con difficoltà che hanno caratterizzato alcune realtà marchigiane, ma che sono in via di definizione grazie alla filiera istituzionale Governo-Regione, mi riferisco alla Moncaro, le realtà vitivinicole rappresentano un fiore all’occhiello”.

Le Marche vantano ben 21 denominazioni di origine, con una produzione che incide per circa il 76% sul totale regionale. Inoltre, la regione registra un’incidenza del 53% di superficie vitata biologica sul totale, il valore più alto a livello nazionale. L’export del settore ha raggiunto un valore commerciale di 58,7 milioni di euro, su un fatturato complessivo di oltre 175 milioni di euro.​

“Un plauso alla Giunta Acquaroli che è stata la prima in Italia ad approvare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, dimostrando un impegno concreto nella tutela del nostro territorio e delle sue produzioni. Ma non solo, ha anche messo in atto politiche lungimiranti e investimenti mirati nel settore, penso ai 25 milioni di euro destinati alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, investimenti negli impianti di trasformazione e commercializzazione, e processi innovativi e di digitalizzazione. Inoltre, sono stati investiti circa 4,8 milioni di euro per progetti di promozione dei nostri vini sui mercati di Paesi terzi. Quest’ultima dotazione appare ancora più importante se si considerano le criticità dello scenario mondiale e il cambiamento dei mercati e dei consumi. A livello europeo continuerò a lavorare affinché le politiche sovranazionali riconoscano e supportino adeguatamente il valore delle nostre produzioni, promuovendo la crescita economica delle Marche”. ha concluso Ciccioli. Le cantine marchigiane presenti saranno ben 111 tutte ospitate nel padiglione 7, in quella che si annuncia già come un edizione record della piu importante manifestazione fieristica del vino al mondo.

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