l’Ergotioneina contenuta nei funghi fu definita dal famoso biochimico Bruce Ames Vitamina della Longevità, studi recenti confermano proprietà salutari. 

Delle centinaia di sostanze presenti nel sangue di migliaia di individui, per gli epidemiologi, l’ergotioneina è quella più collegabile a una bassa mortalità per patologie cardio-cerebrovascolari,

L’ergotioneina è un aminoacido naturale definito impropriamente vitamina, che ha suscitato recentemente  l’interesse dei ricercatori, per il fatto che viene estratta dal cibo e trasportata da una proteina nei tessuti di vari organi con un’azione antiossidante.

L’ergotioneina si concentra soprattutto in parti del corpo in cui ci sono molti radicali liberi, ad esempio il cristallino dell’occhio e il fegato, nonché in tessuti sensibili come il midollo osseo e lo sperma. I ricercatori hanno scoperto che agisce come un protettore cellulare e privare le cellule umane dell’ergotioneina porta a danni accelerati al DNA e alla morte cellulare ( Dott. Michael Greger FACLM ).

l’Ergotioneina è abbondante nei funghi, in particolare in alcuni tipi come gli shiitake coltivati in terreni non eccessivamente trattati che potrebbero danneggiare le ife fungine, ma viene prodotta anche da alcuni batteri.  

L’ergotioneina è un amminoacido naturale derivato dall’istidina, la ricerca – effettuata su ratti e nematodi – ne ha evidenziato gli effetti anche in caso di patologie neurodegenerative come la demenza o la malattia di Alzheimer; parallelamente, nei soggetti affetti da tali malattie sono stati riscontrati bassi livelli di ergotioneina. Le prove inducono a ipotizzare che essa potrebbe rivestire un ruolo molto importante nel contrastare l’insorgenza di tali patologie.

In uno studio pubblicato sul Journal of Cardiovascolare Pharmacology, «l’ergotioneina ha dimostrato di svolgere un’azione protettiva contro la tossicità cellulare, dovuta ad alti livelli di glucosio, e di avere la capacità di contrastare la senescenza delle cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni, attraverso la regolazione dell’attività di due proteine ​​regolatrici della longevità, le sirtuine 1 e 6».

In conclusione i funghi per l’alto contenuto della cosiddetta vitamina della longevità, sono salutari dato che:

  • il consumo di funghi è associato a un rischio inferiore di cancro, dovuto principalmente a tassi inferiori di cancro al seno
  • il consumo di funghi è associato a un rischio inferiore di morte prematura per tutte le cause messe insieme
  • uno studio a Singapore ha scoperto che coloro che consumavano più di due porzioni di funghi alla settimana avevano meno della metà delle probabilità di soffrire di lieve deterioramento cognitivo, rispetto a coloro che ne consumavano meno di una volta alla settimana
  • uno studio su oltre 10.000 anziani giapponesi ha scoperto che i mangiatori di funghi tre o più volte alla settimana avevano un rischio significativamente inferiore di sviluppare demenza in un periodo di circa sei anni.

  Umberto Palazzo 

Editorialista de Il CorriereNazionale.net

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