Mozioni e memoria corta: l’ipocrisia della sinistra san giorgese sulla sanità tarantinaA firma del Dott. Roberto Russo, Consigliere Comunale, e dell’Avv. Anna Carmen Carabotto
In Italia, la sanità è una competenza delle Regioni. Ed è dunque lecito domandarsi: di chi è la colpa dell’attuale situazione disastrosa delle strutture sanitarie nella provincia di Taranto, se non di quel Partito Democratico che governa la Regione Puglia da oltre vent’anni? Lo stesso partito che oggi, con stupefacente faccia tosta, pretende di proporsi come risanatore di ciò che ha distrutto — ma chiedendo che a pagare sia il Governo nazionale.
Ci saremmo aspettati che chi governa la Puglia da quasi vent’anni avesse almeno l’onestà intellettuale di assumersi le proprie responsabilità. Invece no. Con una mozione apparentemente “istituzionale”, la sinistra sangiorgese ha chiesto lo stanziamento di fondi straordinari al Governo centrale per il potenziamento della rete dell’emergenza-urgenza in provincia di Taranto. Una richiesta che suona ipocrita, se non addirittura offensiva per l’intelligenza dei cittadini, perché ignora totalmente le colpe della Regione Puglia, governata dallo stesso schieramento politico.
Nessuna parola sulla chiusura dei Pronto Soccorso, sul depotenziamento degli ospedali territoriali, sull’esclusione di Taranto dal Sistema Integrato di Assistenza Trauma (SIAT), sull’assenza di una base di elisoccorso. Nulla. Solo silenzio.
Eppure è sotto gli occhi di tutti che il collasso del Pronto Soccorso del SS. Annunziata è la diretta conseguenza di scelte regionali che hanno abbandonato interi territori, trasformando le strutture ospedaliere in trincee quotidiane per medici, infermieri e pazienti.
Questa mozione è il tentativo maldestro di scaricare le responsabilità su altri, cercando consensi facili e nascondendo le gravi colpe politiche di chi ha avuto il potere — e non l’ha saputo usare.
La provincia di Taranto è stata definita dall’ONU una “terra di sacrificio”. E oggi viene ancora sacrificata, non da un destino ineluttabile, ma da scelte precise, da atti amministrativi firmati da chi ora finge indignazione. Chiedere fondi al Governo nazionale va bene, ma non si può fare finta che il disastro sanitario sia colpa di altri, quando a firmare i piani sanitari è la stessa Regione governata dalla sinistra.
I cittadini meritano trasparenza, responsabilità, e soprattutto rispetto. E su questo — non ci può essere ambiguità.
La mozione, seppur approvata dal Consiglio Comunale, è stata fermamente bocciata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, proprio per le gravi omissioni e l’ipocrisia politica che essa rappresenta. Non si può chiedere al Governo centrale di rimediare ai danni prodotti da una Regione amministrata dalla stessa parte politica di chi oggi si finge opposizione.