La scelta del primo cavallo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco un argomento molto delicato.
"Sono stato in un maneggio, ho fatto tutte le mie tappe: cavallo della scuola, mezza fida, fida. Ho
fatto le mie prime gare con il cavallo in fida. Lo sentivo già mio, bellissimo. Ora ne voglio uno tutto
mio."
Questo è in genere il percorso classico di chi si avvicina al nostro sport con dapprima passione pura
e poi ambizione agonistica.
"Non avendo esperienza come devo fare? Voglio un cavallo solo mio"
Nella norma ci si rivolge al proprio istruttore. L’istruttore, conoscendo come monti, ti troverà un
cavallo adatto.
Il problema si manifesta qui: chi è il tuo istruttore? Te lo sei mai chiesto? Hai mai letto il suo
curriculum? È una persona onesta, affidabile e davvero
preparata?
Se le risposte sono affermative puoi solo che fidarti. Non avere alcun dubbio. Sarà suo interesse
trovare per te un cavallo che "funzioni". Chiaramente a lui deve essere riconosciuto il suo lavoro.
La consuetudine fa sì che la percentuale a lui dovuta sia del 10%.
Fin qui tutto perfetto.
Se le risposte sono negative inizieranno i tuoi veri problemi: cavalli non idonei, mal gestiti, spesso
peggiorati; il tuo entusiasmo che vola via, si dissolve e ti viene voglia di smettere.
Questa è una situazione che si ripete da sempre nei maneggi italiani, a mio avviso perché spesso
l’istruttore del momento non ha mai nemmeno comprato un cavallo per sé.
A quel punto sei davvero difronte ad un bivio: "smetto, mi hanno stufato, che ambiente di m….!"
oppure, "capisco di essermi fidato delle persone sbagliate, cambio e ricomincio"
Nel frattempo però hai perso tempo, bruciato soldi ma soprattutto azzerato la fiducia.
Quasi sempre, anche l’appassionato vero, o finisce per cambiare disciplina o per smettere
definitivamente.
Oppure no: continua, cambia maneggio, continua ad essere sempre più diffidente al punto da non
uscirne mai. Non si fida più.
Restano pochi i veri appassionati, dopo aver provato una certa adrenalina, capaci di continuare
senza motivazione agonistica.
A mio avviso "le male gestioni" sopra menzionate fanno smettere di montare un numero non
sottovalutabile di persone. Ma non basta, le rendono anche delatori del nostro mondo.
Riassumerei con un focus: i buoni professionisti, seri, onesti e preparati, tendono all’allargamento
della base, tutto il resto ci rema contro.
E, pensateci su: se il vostro istruttore una c130 non l’ha mai saltata, come può aiutarvi ad
affrontarla?
Pensateci su.

Giuseppe Corno

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