Successo al teatro ghione per sotto un manto di stelle con manuela villa unica protagonista in assoluto.
Maria Cuono, giornalista e scrittrice, docente di materie letterarie ritorna a parlare sulle pagine della Gazzetta dello spettacolo di Manuela Villa e del suo successo ottenuto al Teatro Ghione di Roma.
Lo spettacolo, che ha visto come protagonista assoluta la nota cantante romana, è scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore, uno dei pochi autori che la valorizza: “un’artista poliedrica non sempre capita per preconcetto che va prima vista live e poi discussa” (si apprende così dalla sua pagina facebook).
Manuela Villa recentemente ha portato in scena al Teatro Ghione “Sotto un manto di stelle”, lo spettacolo scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore, uno dei pochi autori che sappia valorizzarla al meglio, come in effetti ella dice: “Pier Francesco Pingitore, il Maestro per eccellenza, sa da sempre come valorizzarmi non privandomi mai delle mie naturali caratteristiche.”
Manuela è straordinaria e il pubblico lo sa ne è la prova anche il sold out registrato recentemente. Mi sono emozionata anch’io quando il M° Pingitore ha voluto sottolineare la scarsa considerazione da parte della televisione nei suoi riguardi. “Potrei scrivere libri a riguardo ma non voglio soffermarmi su cose negative che appartengono ad altri. Io vado avanti” – dichiara la nota cantante romana.
Stimo molto Manuela e la considero una persona umile e di gran cuore. Dopo la messa in scena di Sotto un manto di stelle abbiamo festeggiato il suo trionfo e mi ha fatto sorridere quando, con grande umiltà, c’ha raccontato di non aver cantato bene. In ogni sua performance mi fa rabbrividire, riesce sempre a trasmettermi emozioni indescrivibili e lei questo lo sa bene. Non vorrei essere ripetitiva ma una voce come la sua non può passare inosservata.
Manuela dice: “Cerco sempre il massimo da me e non sono mai contenta, questo mi spinge a migliorarmi e mettersi in discussione, ti fa stare con i piedi per terra. Chi crede di essere il numero uno non sa cosa si perde.”
Con Sotto un manto di stelle Manuela ha trasportato il pubblico tra le melodie più celebri della canzone romana. È la più gande interprete che il panorama musicale possa mai avere.
Nel ricordare Gabriella Ferri dice: “Ho provato un’emozione pura anche perché il Maestro Pingitore ha diretto la Ferri e il fatto che mi abbia affidato le sue canzoni mi onora. Non lo aveva mai fatto!”
Manuela ha interpretato brani in prosa e in poesia anche inediti da Pascarella a Trilussa a Petrolini. Tantissime sono le canzoni del repertorio romano da lei interpretate con passione e riguardo a ciò dice: “Sono molto legata alla canzone Casetta de Trastevere”.
Un amore così grande è l’ultimo brano offerto al suo pubblico. Ogni qualvolta lo propone prova dentro di sé tantissime emozioni come ella dice: “Emozioni delle più disparate. Un amore così grande è un brano che nel mio caso dice tutto”.
È il brano che dà il titolo al suo recital dove c’ha condotto recentemente al Teatro Europa di Aprilia in un viaggio ripercorrendo la tua lunga e brillante carriera professionale. Non basterebbe un libro per poter parlare di sé, ma ha già pensato di farlo e in merito dice: “L’ho pubblicato nel 2007, si intitola l’obbligo del silenzio edito da Armando Curcio Editore.
Sicuramente saranno previste altre repliche di Un Amore così grande e di Sotto un manto di stelle.
“Sotto un manto di stelle è uno spettacolo che porterò in tour fino alla fine dei miei giorni.” – spiega così Manuela Villa.
Fra l’altro ha rivestito in Bastarde senza Gloria il ruolo di Rachele. “È una commedia scritta da Gianni Quinto, il personaggio di Rachele, è una madre con figlio portatore di handicap che lotta per mantenere il suo posto di lavoro. Mi ha appassionata moltissimo” sono dunque queste le sue parole in merito ad uno spettacolo che ho avuto modo anch’io di vedere e di apprezzare al Teatro La Garbatella di Roma. A proposito dello spettacolo Se la Panchina parlasse Manuela racconta: “Sai era il primo spettacolo dopo la pandemia, quindi il ruolo di ognuno era poco importante, però eravamo tutti una grande squadra per tutti”.