Ma FLP è l’unico sindacato a farlo”

“Proseguire nelle operazioni di incremento del salario di produttività, defiscalizzare il salario accessorio, eliminare le tasse sulla salute e rendere esigibile l’area delle elevate professionalità” queste alcune delle integrazioni e richieste che la FLP – federazione dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego – ha presentato all’audizione delle Commissioni riunite per la legge di conversione del Dl PA, entrato in vigore nei giorni scorsi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 

“È evidente che l’ennesimo provvedimento d’urgenza sul rafforzamento delle Pubbliche Amministrazioni – commenta Marco Carlomagno, segretario generale FLP – non può non affrontare le grandi criticità che si sono consolidate negli anni per effetto delle nefaste politiche della spending review. Per questo motivo, abbiamo con forza rappresentato tutte le modifiche necessarie a rimuovere le norme punitive che, ancora oggi, penalizzano il lavoro pubblico, lo discriminano su molti aspetti rispetto a quello privato, impedendo alla contrattazione nazionale di poter dispiegare con efficacia”. 
Le proposte – dicono da FLP – hanno trovato una crescente attenzione dei componenti delle Commissioni, sia della maggioranza che dell’opposizione, che si sono dichiarati disponibili a verificarne le condizioni per la loro presentazione. “Tuttavia – dice Carlomagno – solo FLP ha trattato e proposto emendamenti sulle grandi questioni che necessitano di modifiche normative per un vero rilancio del lavoro pubblico”. E continua il segretario generale: “Le altre sigle sindacali, che non hanno firmato pretestuosamente il CCNL delle Funzioni Centrali adducendo come spiegazione il fatto che ci fossero materie e soluzioni che non potevano essere affrontate e risolte in quella sede, oggi, in sede di conversione del Decreto Legge PA, quella deputata a rimuovere gli ostacoli, fanno scena muta”. 
“Noi, a differenza dei cosiddetti non firmatari dell’ultima ora, così come non abbiamo mollato in sede di rinnovo contrattuale, superando muri e ostacoli ritenuti invalicabili – dai buoni pasto in lavoro agile, al superamento del principio di prevalenza dell’attività in presenza – allo stesso modo, non rinunciamo a batterci per cambiare lo status quo, incalzando le controparti ogni giorno, a prescindere dal loro orientamento politico”.

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