di Francesca Intermite presidente Confesercenti Taranto Casaimpresa

TARANTO –  Le elezioni amministrative determineranno il governo della città di Taranto in anni decisivi. La cessione dello stabilimento siderurgico ed il suo auspicato processo di ambientalizzazione, la ripresa del percorso di bonifica del territorio ed il conseguente rilancio di attività compromesse, il completamento del PUG, il consolidamento del  percorso di diversificazione dell’economia( difficile parlare di sviluppo turistico-non semplice accoglienza – senza un preciso Piano di sviluppo su cui costruire il brand “destinazione Taranto” e la sua organizzazione) fin qui solo debolmente avviato, richiedono assolutamente una classe politica capace e consapevole.

Lo scioglimento del consiglio comunale è stato avvertito dai cittadini e dalle imprese come l’ennesima conseguenza della litigiosità e degli scontri di potere presenti tra tutti i partiti ed i movimenti impegnati nella politica locale. Vi è il rischio, pertanto, di una ulteriore disaffezione che faccia crescere l’astensionismo. In questo difficile contesto è doveroso esprimere la sollecitazione, tanto ai partiti quanto ai movimenti civici, di qualificare quanto più è possibile le liste dei candidati, evitando una proliferazione che punti esclusivamente alla quantità ed ai bacini di voti consolidati. Ancora più pressante e la richiesta di avviare un confronto sui contenuti programmatici che devono essere frutto dell’ascolto dei cittadini e degli organismi di rappresentanza. In questa delicata fase della vita della città è indispensabile  recuperare la consapevolezza che sarà possibile affrontare le grandi questioni che abbiamo davanti solo se la città si sentirà partecipe delle scelte, anche difficili, che dovranno essere adottate nell’interesse comune. Ci sono settori economici, come il commercio, stremati dai processi che appaiono irreversibili, di spopolamento e di impoverimento che da anni caratterizzano la città, cui si accompagnano il degrado e la carenza di servizio in alcune aree commerciali urbane…

È quindi indispensabile  recuperare quella fiducia nel futuro che faccia uscire la città da una condizione diffusa di rassegnazione. La politica deve avere la piena consapevolezza del fatto che in gioco c’è molto più della vittoria di questo o quel candidato o schieramento, e che è chiamata ad un salto di qualità tanto nella fase di proposta quanto in quella futura di gestione.  Per questo ci attendiamo di ascoltare contenuti  programmatici che possano trovare attuazioni futura attraverso la costruzione di una squadra di governo e di una macchina amministrativa qualificata competente e motivata.