Disservizi e ritardi per la prima settimana di gestione di Postego della flotta degli oltre 7mila motomezzi di Poste Italiane. Dal 1 gennaio, infatti, il servizio di manutenzione dei motomezzi delle Poste è passato dalla società appaltatrice di fleet management Em Fleet alla società di noleggio Postego, partecipata al 100% dalla stessa Poste Italiane.
Come previsto, numerosi sono stati i disservizi e si rischia la paralisi del servizio di recapito che passa da una gestione manageriale, Em Fleet (precedentemente il servizio era gestito direttamente da Poste con le officine del territorio) ad una di noleggio, che per sua natura deve ridurre i costi della manutenzione per massimizzare i ricavi, quale appunto quella di Postego.
Da nord a sud sono stati segnalati ritardi nel servizio di soccorso stradale, ritiro dei mezzi e ricovero presso le officine con tempi di riparazione lunghi o addirittura non certi, nessuna procedura trasparente della time line e gestione del tiket di riparazione per il servizio affidato a neo officine arruolate da Postego al posto delle officine specializzate che per anni hanno svolto efficacemente il servizio di manutenzione dei mezzi; tutte “licenziate” alla vigilia di Natale: “in una sola notte Postego ha bruciato, così, know out di anni di esperienza e di competenze professionali specifiche e decine di posti di lavoro” ci spiega A.S. responsabile di una delle principali officine del territorio!
Con lo stesso stile, la neo società di Poste si appresterebbe a svolgere il servizio di manutenzione continuando l’affannosa corsa contro il tempo per dimostrare a Poste Italiane la propria capacità operativa per conquistarsi anche l’affidamento della flotta delle oltre 30mila vetture.  Non sarà facile per la Spa che ha iniziato ad operare appena agli inizi di dicembre quando aveva dipendenti zero e fatturato zero ma, soprattutto, alcuna esperienza nel settore…
Sono intervenuti, così, i sindacati: CISL SLP, CONFSAL, FAILP CISAL, FNC UGL hanno chiesto a Poste un incontro urgente per discutere della nuova gestione della flotta affidata alla neonata POSTEGO Spa. Chiaro il messaggio: “Non si fa economia e speculazione sulla pelle dei portalettere che rappresentano una delle colonne portanti del servizio”.
Nei giorni scorsi sono stati addirittura presentati esposti all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati perché ravvisino ogni irregolarità nelle procedure per nulla trasparenti messe in atto da POSTEGO che sta operando anche ai limiti della speculazione commerciale con i prestatori di servizio. Gravi le accuse che vanno dalla eventuale violazione del Codice Appalti, alla violazione del Codice Etico di Poste Italiane  e addirittura a quella dei principi costituzionali propri di Postego che “In qualità di società benefit, POStego Spa intende proseguire più finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, territorio, ambiente e altri portatori di interesse”.
Continua, intanto, la protesta delle officine storiche che hanno incrociato le braccia di fronte ad un “deplorevole” atto di convenzione loro proposto da Postego che “non tutela il lavoro delle officine ma, soprattutto, non garantisce un efficiente servizio di manutenzione dei mezzi per la sicurezza del portalettere e il rispetto del codice della strada”. Perfino le officine che hanno già aderito stanno registrando un enorme divario tra l’efficiente precedente gestione e quella attuale per la quale devono relazionarsi con un call center di Postego con un aggravio dei costi del servizio.
Si prevedono, quindi, ulteriori numerosi ulteriori disservizi nei prossimi giorni con il rischio di paralisi del servizio di recapito per la mancanza di efficienti officine per la manutenzione dei mezzi. Sembra siano ancora parecchie le zone non ancora coperte del servizio di manutenzione o affidate a officine non strutturate. A rischio paralisi l’intero comparto della consegna della corrispondenza per mezzi fermi o non meglio riparati. Una grave responsabilità per POSTEGO e dell’amministratore PAOLO Ghinolfi, proveniente proprio dal settore del noleggio.
Postego Spa nasce solo nel maggio del 2024 con un capitale sociale di 50mila euro assumendo personaggi e operatori del mondo del noleggio come Paolo Ghinolfi che ricopre il ruolo di amministratore delegato, come anche diversi dipendenti provengono dalle società di noleggio. Presidente del CDA, Gencarelli Paolo mentre Gennaro Celotto, Giada Scarpini, Flavia Speranza ricoprono il ruolo di consiglieri. Presidente del collegio sindacale è Vittorio Silvestri mentre tra i sindaci troviamo: Alessia Bastiani, Vittoriana Simona Cassarà, Teddi Cavinato, Tiziana Grimaldi. La società di revisione, invece è la Deloitte & Touche S.P.A.
Sotto la lente di ingrandimento, potrebbero anche finire tutte le nomine dei consiglieri e dell’organico, una bomba che potrebbe esplodere con il nuovo anno tra le mani dell’amministratore delegato di Poste Italiane Spa per ogni eventuale effrazione delle norme e leggi vigenti.
Erminio Scalzi