«Qui non si tratta di ideologie o di libertà di espressione di cui il partito democratico è il maggior fautore.

Qui si tratta di rispettare la legge e l’Italia intera.

Mi riferisco a quello che sta succedendo in queste ore a Nardò dove si sta consumando un triste episodio, forse il più buio per la città di Nardó.

L’amministrazione comunale, infatti, non ha desistito dal concedere la biblioteca comunale a Casapound, una organizzazione neofascista, per  un incontro sulla “trincea culturale”.

La scusa è appunto quella di consentire il confronto. Peccato si tratti di individui che da tempo hanno scelto di agire in pieno contrasto con la Costituzione.

La biblioteca comunale è stata ristrutturata con fondi regionali ed è gestita da un antifascista di Nardò e non doveva essere messa a disposizione del fondatore fascista di Casapound.

Sotto una pioggia  scrosciante, un migliaio di persone che fanno parte del PD, iscritti e militanti, insieme al popolo di centrosinistra proprio  ora  stanno invadendo pacificamente  la piazza antistante.

Mi rattrista molto che nessun esponente del centrodestra nazionale abbia preso le distanze da questo evento antidemocratico, dimenticando che ognuno di loro, come noi nell’impegno politico hanno giurato sulla Costituzione e sulla Repubblica italiana.»

Lo dichiara il segretario pugliese del Partito Democratico Domenico De Santis.

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