Ennesimo caos sulla rete ferroviaria. Guasto al sistema elettrico della stazione di Milano. Incredibile che sul telegiornale della seconda rete RAI si possa ascoltare che, le cause dei ritardi sulla rete sono i 9000 treni al giorno in circolazione. Tesi sostenuta dal Ministero dei Trasporti.
Ancor più incredibile che ci sono carenze di infrastrutture.
Ascoltando invece un dirigente Fs che parla correttamente, di“ strappo” della linea elettrica con indagini sulle cause.
Ecco cosa si leggeva oggi alle 11.50 sul sito di Trenitalia: “La circolazione è ancora sospesa sulle linee Milano – Genova, Milano – Venezia e Milano – Bologna per verifiche tecniche alla linea elettrica tra Milano Centrale e Milano Lambrate”.
E ancora“ La circolazione è regolare sulla linea Milano – Torino (…) n corso l’intervento dei tecnici”. Anche comunicati ai clienti/passeggeri: “I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi e subire cancellazioni, limitazioni o variazioni di percorso”. Rigorosamente segue la lista dei: “ Treni Alta Velocità e Intercity direttamente coinvolti con un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti”.
Infine molto paternalisticamente: “Si consiglia di evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili”. La difesa da parte del partito del Ministro dei Trasporti imputa alla“ carenza di infrastrutture i continui problemi delle ferrovie “.
A parte quanto scritto sul sito di Trenitalia e sopra riportato che, smentiscono le fantasie ricostruttive del ministero, la situazione infrastrutturale delle ferrovie è la seguente.
Al 31 dicembre scorso, la lunghezza complessiva delle linee ferroviarie in esercizio gestite da RFI era di 16.829 km, dei quali 12.184 km elettrificati e 7.731 km a doppio binario. Nel corso del 2024 sono proseguite le attività di completamento e attivazione all’esercizio ferroviario di investimenti pianificati per realizzare collegamenti migliori. L’81% circa delle linee è attrezzato con sistemi di telecomando della circolazione (SCC, Sistema Comando e Controllo e CTC+DPC, sistema di Controllo del Traffico Centralizzato con Dirigenza Posto Comando). In merito al regime di circolazione in sicurezza, la rete è anche dotata del Sistema di Controllo della Marcia del Treno (SCMT) su circa il 79% della sua lunghezza, di sistemi di supporto alla guida (SSC) su circa il 15% della sua lunghezza, e ancora del sistema ERTMS sulle linee AV/AC, per circa il 5% dell’estensione totale della rete.
Il sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System), costituisce l’attuale standard europeo interoperabile di gestione del traffico ferroviario.
RFI è poi, responsabile della gestione dell’accessibilità, della sicurezza e dell’informazione al pubblico in tutte le stazioni viaggiatori della rete nazionale.
Il sistema italiano ad Alta Velocità fa parte delle linee fondamentali gestite da RFI e garantisce servizi di elevata qualità da Torino a Salerno, passando per Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, e in parte sul collegamento est-ovest da Milano a Venezia.
Si tratta di circa 1.000 km di linee ferroviarie(8) all’avanguardia tecnologica, che rendono possibili collegamenti più frequenti e veloci tra i grandi centri urbani del Paese, dove si concentra oltre il 65% della domanda di mobilità, migliorando al contempo il traffico regionale e metropolitano che può sfruttare in maggior misura la preesistente rete convenzionale.
Guasti, interruzioni sono diventati sempre più frequente e ai principi di ottobre sono stati cancellati 100 treni causato dalla mancata attivazione dell’alimentazione di emergenza, ma opportunisticamente fu tutto scaricato su una ditta esterna.
A ottobre, ma forse anche oggi è stata una questione di manutenzione alle linee elettriche ?
Lo Stato trasferisce alle ferrovie 12 miliardi l’anno che sono utilizzati per pagare il 66% del costo della manutenzione ordinaria di tutte le infrastrutture fisse, di tutti gli investimenti e di tutta la manutenzione straordinaria.
Altra scempiaggine resa pubblica è la bugia che la rete è sovraccarica.
La Torino/Milano AV potrebbe far circolare 300 treni al giorno e ne circolano meno di 100.
Sulla tratta AV più carica arriviamo a 200 treni al giorno.
IL sistema di alimentazione elettrico dell’alta velocità, per esempio consente un distanziamento tra due treni ogni due minuti e trenta secondi.
Le ferrovie necessiterebbero di una radicale riforma a iniziare dai compiti dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, la rendicontazione della redditività finanziaria, l’analisi costi benefici degli investimenti.
Sanità e questione ferroviaria nazionale sono le emergenze di questo Paese.