Ieri, giorno 6 gennaio, il capoluogo  lombardo ha posto fine al ciclo natalizio del mercato che ha colorato i viottoli di piazza Duomo dal 1 Dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. Presentandosi come una delle maggiori attrazioni invernali di Milano, il mercato di Natale è composto da 78 piccole baite in legno presso le quali è possibile acquistare prodotti di natura artigianale e culinaria. Ogni giorno, migliaia di acquirenti provenienti da tutto il mondo, si affollano davanti gli stand per acquistare prodotti artigianali di provenienza internazionale o per provare dei piccoli assaggi di molte regioni italiane. Tuttavia, dietro l’accogliente clima natalizio, i dipendenti sono spesso soggetti a ore di lavoro massacranti, maltrattamenti da parte dei datori di lavoro e sottopagamenti.

Condizioni lavorative dello Staff

Al fine di incassare più denaro possibile, molti stand assumono spesso dipendenti giovanissimi, talvolta anche minorenni, le cui condizioni lavorative non risultano tutelate da alcun contratto e la cui paga oraria è di soli 6-7 euro l’ora. “Lavoro qui ogni giorno” ha dichiarato una giovane dipendente in uno stand a fianco piazza Duomo “Spesso inizio alle 9 e finisco alle 20. Lavorando qui da diversi anni, mi è stata aumentata la paga a 7 euro l’ora ma molti miei colleghi ricevono anche meno. Sono condizioni da fame” ha continuato indicando altri dipendenti dello stand accanto a lei. Per spronare il personale a vendere sempre di più, i datori di lavoro non forniscono ai dipendenti nessuno sgabello dove poter riposare, costringendoli a stare in piedi per tutta la durata del turno, spesso anche per dieci-tredici ore consecutive. Non mancano inoltre comportamenti di allarmante razzismo da parte di alcuni datori di lavoro, i quali abusano dei propri dipendenti con insulti di sfondo razziale, sessuale e misogino, mancandogli spesso di rispetto pubblicamente.

Chi sono i dipendenti degli stand?

Molti stand del mercato di Natale sono a conduzione familiare. Altre baite, al contrario, assumono dipendenti di provenienza internazionale, alcuni dei quali arrivati in Italia da poco tempo, non presentano un vocabolario adeguato all’introduzione dei prodotti ai clienti. Ciò comporta un abbassamento delle vendite, con conseguente decisione da parte del datore di lavoro del mercato di diminuire loro la paga oraria.

Introito medio del Mercato di Natale

Come tutti i grandi mercati, l’introito giornaliero degli stand presenta cifre altalenanti, per lo più dipendenti dalla vicinanza o meno nel tempo del Natale. Tuttavia, secondo dei rapporti di analisi economica e statistica, l’introito complessivo del mercato arriva a centinaia di migliaia di euro in un solo mese. In passato, specie per il Natale 2021, il Mercato ha donato 250 mila euro per la ristrutturazione dell’organo del Duomo e 40 mila euro per associazioni di ricerca contro i tumori.

Da quanto dichiarato, si deduce facilmente come il mercato di Natale di Milano influenzi notevolmente il benessere economico della città e la sua reputazione a livello mondiale. Introdurre maggiori controlli sulla tutela dei suoi dipendenti e sulle misure professionali ed economiche a cui questi sono sottoposti, sarebbe dunque una manovra imperativa per una maggiore prosperità umana dentro e fuori gli stand.