App e siti di incontri alla base della ricerca del vero amore o di relazioni occasionali. Ma quanto di vero esiste e quali i rischi ad essi connessi?
Dal Mondo – Vi siete mai soffermati davanti ad una foto profilo accattivante, quasi irreale, perfetta, e nel frattempo vi siete mai posti la domanda se tale sia davvero autentica? Allo stesso modo, quanti di voi si sono chiesti se può davvero sbocciare l’amore con un semplice swipe?
Tinder, Hinge, sono giochi o vere e proprie opportunità? L’amore ai tempi della digitalizzazione, ai tempi di un semplice click è davvero pericoloso?
App e siti di incontri hanno rivoluzionato il modo di conoscersi, di instaurare rapporti, siano essi finalizzati a semplici amicizie o con l’obiettivo di trovare l’amore, quello vero e profondo che al mondo d’oggi sembra quasi difficile trovare, un pò come “un ago nel pagliaio“.
Il costante uso di filtri ed editing fotografici sono oramai un divario molto diffuso tra l’immagine online di una persona e il suo aspetto reale, ma non solo, la selezione di contenuti mostrando un lato perfetto di sè, scelte con cura e attenzionalità sono il punto di partenza di una dipendenza.
Ma cosa c’entra la dipendenza?
Sappiamo che alla radice della dipendenza vi sono la dopamina, un neurotrasmettitore che genera sensazioni di piacere e gratificazione, la noradrenalina, il pilastro delle famose “farfalle nello stomaco” e l’ossitocina, punto cardine tra il legame affettivo e la fiducia.
Questo è ciò che accade al nostro cervello quando, utilizziando queste app e siti, interagiamo con il nostro match. I livelli di dopamina subiscono una forte impennata generando in noi sensazioni fortemente positive: euforia, ottimismo, energia, fiducia, l’essenziale a mantenere un focus sulla persona “amata” e tale da renderci “dipendenti”.
Tale dipendenza a volte, può essere l’inizio di un vero e proprio incubo. In alcuni casi si incontra davvero il partner della vita, ma in altri, si incorre in truffe.
Secondo un report di Norton, il 20% degli utenti italiani di app di incontri ha dichiarato di essere stato preso di mira da una truffa, con oltre il 76% che ha effettivamente subito una frode, un dato che mette in evidenza la vulnerabilità degli utenti nel contesto di incontri online.
Quali le truffe?
Romance scam, truffa emotiva o sentimentale, è una frode online in cui la vittima, vinta dalla solitudine, dalla paura di rimanere da sola, dal desiderio di amare ed essere amata, credendo fermamente di aver stabilito una connessione con il truffatore, viene raggirata e manipolata al fine di estorcerle denaro e informazioni personali.
Catfishing, quì il catfish, crea un profilo ingannevole molto attraente utilizzando foto rubate ad altri utenti. Una volta agganciata la vittima inventa una storia ammaliante sulla propria vita, messaggia con lei, mostra un grande interesse per la sua vita e i suoi sentimenti, instaura una relazione basata su affetto e fiducia, le promette un futuro insieme, manipola le sue emozioni sfruttando il bisogno di colmare un vuoto e solo alla fine inizia, con scuse di viaggi o emergenze a chiedere denaro.
Ma non solo. Il catfish, in molti casi legato a disturbi della personalità quali il narcisismo e la sociopatia, può avere il solo obiettivo di rovinare la reputazione della vittima o diffondere informazioni false per vendetta.
Sextortion, una volta instaurato il rapporto di “coppia virtuale”, il truffatore inizia a chiedere l’invio di foto e video di natura intima e una volte attenuti, minacciano di diffonderli se non cedono alle loro richieste. Quì non vi è solamente la richiesta di denaro, spesso in questa truffa rientrano altri favori sessuali e addirittura, umilianti.
Truffa del militare, in questi casi il truffatore si finge un militare in missione e chiede denaro fingendosi in stato di emergenza.
Altri sono phishing e malware e investimenti in criptovalute.
Come difendersi?
In passato una semplice videochiamata era il modo migliore per verificare l’identità di un contatto, ad oggi purtroppo, l’intelligenza artificiale, attraverso il software deepfake, permette ai truffatori di creare video altamente realistici sostituendo il volto della vittima con quello di una persona fidata.
Ora come ora, consiglio di non rivelare mai dettagli, quali social che riportano ad informazioni personali, luoghi di lavoro, indirizzo di residenza contatti telefonici o e-mail.
Non fidatevi anche se apparentemente simpatico o vi fa sentire a proprio agio, e mantenete la conversazione sull’app in questione anche se vi viene chiesto di spostarvi su altre app private, compreso Whatsapp dove la vostra privacy può essere violata in piena tranquillità.
Ricordate di mantenere un alto grado di scetticismo non abbassando mai la guardia.