“Non stupisce che il leader di un sindacato, la Cgil, faccia il leader dell’opposizione, perché da sempre quel sindacato è l’anticamera del Parlamento. Mi stupisce semmai che quel leader voglia presentarsi come espressione di terzietà. Mi stupisce semmai che la Cgil chieda il salario minimo e faccia contratti da 5 euro l’ora per i propri vigilantes”.

Lo dichiara in Aula, durante la discussione generale sulla legge di bilancio, il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo. “A fronte di una manovra vessata da un debito dovuto al Superbonus – prosegue – la sinistra si è scordata delle tante misure che aveva richiesto, penso al taglio del cuneo fiscale, che la Cgil auspicava per una cifra inferiore a quella prevista dalla manovra, e che ora lo contesta.

Pur nelle difficoltà perché qualcuno i debiti li deve pagare per essere credibile – osserva il parlamentare di FdI – questa manovra favorisce la crescita economica e delinea la differenza tra chi, nella precedente legislatura, aveva come ricetta il reddito di cittadinanza e l’aiuto a ristrutturare casa al 4% della popolazione da chi, invece, sostiene l’economia, il taglio delle tasse e sa distinguere gli occupabili da chi non può lavorare”.

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