Si intitola Re Chicchinella il nuovo spettacolo scritto e diretto dalla regista Emma Dante (che ne ha curato anche gli elementi scenici e i costumi) adattato ad una fiaba de Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerelle, meravigliosa raccolta di novelle in lingua napoletana, che Giambattista Basile creò nel 1634.

Dopo La Scortecata e Pupo di zucchero, con Re Chicchinella la regista palermitana conclude il progetto con cui ha attraversato – assieme ad un pubblico sempre commosso e appassionato – l’immaginifico universo dello scrittore campano: un’altra favola per raccontare la profondità dell’animo umano tramite il gioco e l’ornamento della poesia barocca.

Protagonista della vicenda, che, come sempre, mescola elementi grotteschi, comici e tragici, è un re che – colto da un improvviso bisogno corporale allorché torna da un torneo di caccia –  commette il tragico errore di utilizzare le penne di una gallina che crede morta  per pulirsi il didietro.

La gallina- tutt’altro che defunta – gli si incolla dietro e risale su per le viscere, installandosi nelle interiora del sovrano. Come un verme solitario, l’animale divora tutto quello che il poveretto mangia, facendogli espellere uova d’oro. Stremato dalla situazione, il re decide di lasciarsi morire di fame, incontrando l’opposizione di tutta la corte, che non vuole privarsi delle quotidiane uova d’oro.
Spiega Emma Dante: «E’  la storia di un sovrano malato, solo e senza più speranze, circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale. L’animale vive e si nutre dentro di lui, divorando lentamente le sue viscere, fino a quando il re non scopre che per il mondo lui e la gallina sono la stessa cosa.

Dopo tredici giorni d’inedia, Carlo III d’Angiò, re di Sicilia e di Napoli, principe di Giugliano, conte d’Orleans, visconte d’Avignon e di Forcalquier, principe di Portici Bellavista, re d’Albania, principe di Valenzia e re titolare di Costantinopoli, entra nella sua nuova esistenza e, appollaiato sul trono, riceve il plauso di tutta la Corte.»

Prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, unitamente al Teatro d’Europa, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Carnezzeria Célestins Théâtre de Lyon, Châteauvallon-Liberté Scène Nationale
Cité du Théâtre – Domaine d’O – Montpellier / Printemps des Comédiens, lo spettacolo, originalissimo e molto particolare, è stato presentato e lungamente applaudito al Teatro Rossini di Pesaro nei giorni 19-20-21 e 22 dicembre.

Particolarmente bravo Carmine Maringola, che ha impersonato il ruolo del re.