Con il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico e di INJA Louis Braille, Cramum, in collaborazione con Museo Arte Contemporanea Cavalese, Regione Lombardia e Lagazuoi Expo Dolomiti, presenta il progetto artistico e culturale “I limiti non esistono”. A partire da gennaio in Trentino, questo ciclo di mostre ed eventi culturali dedicati all’arte di Fulvio Morella collegherà i luoghi simbolo delle prossime Paralimpiadi invernali – Milano, Val di Fiemme e Cortina – creando un progetto unico che integra arte, inclusione e sport.
Milano, Cavalese, Cortina, 17 dicembre 2024,
Con il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico e di INJA Louis Braille, Cramum, in collaborazione con Museo Arte Contemporanea Cavalese, Regione Lombardia e Lagazuoi Expo Dolomiti, presenta il progetto artistico e culturale “I limiti non esistono”. In vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, l’arte di Fulvio Morella diventa il filo conduttore che collega i luoghi simbolo dell’evento – Milano, Val di Fiemme e Cortina – dando vita a una proposta artistica unica che intreccia arte, inclusione e sport. Il progetto prevede la partecipazione nelle diverse tappe di altri artisti invitati a dialogare con lo spazio e sul tema dell’inclusione attraverso l’esperienza dell’arte.
Fulvio Morella, vincitore del prestigioso Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade nel 2023 e presente in collezioni di rilevanza internazionale come il Museo del Braille di Milano e in quello di Parigi, la Zecca Italiana, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e l’UNESCO di Parigi, ha reso il Braille un elemento estetico e narrativo innovativo.
“Le opere di Fulvio Morella,” spiega il Presidente di Cramum e direttore creativo del progetto Sabino Maria Frassà, “nascono con l’obiettivo di essere universali, superando le barriere percettive e trasformando l’arte in un’esperienza di bellezza accessibile a tutti. Attraverso un linguaggio multisensoriale, invitano a riflettere sulla relatività del concetto di limite, celebrando l’inclusione e promuovendo un dialogo corale. Le sue creazioni, simili a enigmatici rebus percettivi, richiedono di essere vissute collettivamente per essere pienamente comprese, perché ciascuno, con le proprie peculiarità, contribuisce a una conoscenza che è la somma di saperi ed esperienze condivise. L’arte, in questo modo, si trasforma in uno strumento di partecipazione attiva, capace di coinvolgere tutti e di stimolare una riflessione collettiva sull’importanza di abbattere ogni barriera.”
“L’arte come lo sport sono linguaggi universali capaci di offrire uno sguardo originale e inedito su temi importanti della nostra società, come la disabilità e l’inclusione. L’opera di Fulvio Morella va proprio in questa direzione abbattendo ogni forma di barriera e proponendo un’idea di bellezza accessibile a tutti. Un progetto che è un contributo a quella che vorremmo fosse la legacy dei Giochi invernali di Milano Cortina, ossia un grande evento sportivo ma anche un’occasione di crescita civile del nostro Paese”. È quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
“Il braille, da 200 anni,” afferma Stéphane Gaillard, direttore dell’INJA Louis Braille di Parigi, “è uno strumento straordinario che abbatte le barriere, rendendo le persone cieche e ipovedenti parte pulsante e attiva della società. Dopo la presentazione nella nostra sede della Medaglia di Fulvio Morella Ailes de Mouette per le Olimpiadi di Parigi, questo ciclo di mostre rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso volto a trasformare la riflessione sulla disabilità in una nuova visione del concetto di limite. In realtà, parafrasando le parole dell’artista, il limite non esiste: dipende solo da come lo concepiamo e da quanto siamo disposti a superarlo. Questa capacità è il motore del progresso e dello sviluppo umano. La ricerca espressiva di Fulvio Morella si muove in questa direzione, elevando il braille a una nuova dimensione e rivelandone, in modo unico e affascinante, il lato estetico e poetico, trasformandolo in arte per tutti.”
Le tappe di “I limiti non esistono”: Cavalese, Milano, Cortina
“I limiti non esistono” parte dal Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, cuore culturale della Val di Fiemme, con la mostra “Le stelle che non ti ho detto”. L’esposizione, curata dalla Direttrice del Museo Elsa Barbieri e da Sabino Maria Frassà, presenta le suggestive opere tessili in “braille stellato”, un alfabeto ideato da Fulvio Morella nel 2022. La Direttrice del Museo spiega che “si intitola Sipario di Stelle la prima opera tessile che Fulvio Morella ha realizzato. Ricordo che accoglieva il visitatore con un messaggio segreto: dal braille alle stelle, la disposizione dei corpi celesti su un tessuto nero, come un cielo notturno, non solo sagoma una clessidra ma anche, e soprattutto, nasconde la celebre riflessione di Friedrich Nietzsche: “L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello di polvere”. Nell’ottica di un museo esteso, che comporta l’assunzione di responsabilità nei confronti della comunità, desidero condividere questo episodio perché, qualcuno direbbe, “fa anima”, perché qualcuno sentenzierebbe “…da tutte le cose l’uno, dall’uno tutte le cose…“. Già allora le esperienze di Fulvio Morella, di Sabino Maria Frassà e mia, stavano confrontandosi sul piano delle rappresentazioni estetiche, letterarie, simboliche, psicologiche e personali, esperienze che oggi sono evolute nel progetto “Le Stelle che non ti ho detto”, che ha trovato in Cavalese, nella Val di Fiemme, il suo luogo d’eccellenza. Per me e per la Pubblica Amministrazione è motivo di orgoglio che il nostro Comune diventi, con Fulvio e Sabino, luogo in cui relazioni sociali e culturali potranno istituirsi, formarsi e, perché no, anche riformare identità. Fare comunità attraverso l’esperienza è uno dei principali obiettivi del Museo d’Arte Contemporanea, che insieme a “Le Stelle che non ti ho detto” risuonerà come un megafono che in ogni momento saprà narrare infinite storie».
In autunno, “I limiti non esistono” approda a Milano con la mostra “LUDI – L’arte è un abbraccio”. L’esposizione, curata da Sabino Maria Frassà, vedrà, presso la prestigiosa sede di Regione Lombardia, le opere tattili di Fulvio Morella, realizzate in legno, metallo e braille, interagire in un dialogo suggestivo con i celebri gonfiabili del Maestro Franco Mazzucchelli, creando un’esperienza artistica unica e inclusiva. “Regione Lombardia ospiterà presso i suoi spazi istituzionali la mostra “LUDI – L’arte è un abbraccio” per testimoniare il valore universale dell’arte. Attraverso le opere di questo progetto potremo cogliere una profonda riflessione sul potere inclusivo dello sport, metafora dei limiti e al contempo delle infinite risorse umane. I prossimi Giochi Paralimpici invernali rappresentano uno straordinario investimento per Regione Lombardia e per continuare a crescere sempre più nella percezione di una regione accogliente, accessibile, inclusiva e attenta alle persone con bisogni speciali e disabilità. Le discipline sportive permettono alle persone con disabilità di vivere un’esperienza di grandi opportunità per mostrare attitudini e talenti. Perché chi ha abilità speciali, lo dimostra sul terreno di gioco così come nella vita e le opere di LUDI lo sapranno raccontare”, illustra Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Regione Lombardia.
“I limiti non esistono” raggiungerà il suo culmine in inverno con la mostra “Cortina di Stelle”, che per la prima volta riunirà in un’unica esposizione le suggestive sculture luminose del ciclo Braillight di Fulvio Morella. L’evento si terrà in prossimità dell’inizio dei Giochi Olimpici, nel terzo “cuore” paralimpico, Cortina, grazie alla collaborazione con Lagazuoi SpA. “Siamo onorati di presentare, nella sala espositiva più elevata delle Dolomiti, “Cortina di Stelle” un progetto artistico che unisce arte, sport e inclusione, ispirandoci a superare i limiti che spesso poniamo noi stessi, proprio come chi affronta una montagna. Il Lagazuoi Expo Dolomiti riflette questa visione, portando arte e cultura a 2.732 metri di altitudine e trasformando le bellezze naturali in un palcoscenico per una visione artistica senza confini”, conclude Stefano Illing, consigliere delegato di Lagazuoi SpA, ideatore del Lagazuoi Expo Dolomiti.
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Associazione Cramum Art
Cramum è un progetto non profit nato nel 2012 con l’obiettivo di sostenere e promuovere le eccellenze artistiche in Italia e nel mondo. Il nome “Cramum” richiama il termine latino per “crema”, ovvero la parte migliore del latte, a sottolineare l’idea di valorizzare il meglio dell’arte e della cultura. Radicato nella tradizione culturale italiana e latina, il progetto si impegna attivamente nell’organizzazione di mostre (più di 70) e iniziative culturali che offrono visibilità a Maestri dell’arte contemporanea, spesso poco noti al grande pubblico, ma già riconosciuti e apprezzati nel panorama artistico nazionale e internazionale.
Dal 2013 Cramum organizza l’omonimo premio, che nelle prime dieci edizioni si è focalizzato sul ruolo di talent scout per artisti under 40. A partire dall’undicesima edizione, il Premio ha ampliato la propria missione, concentrandosi sulla valorizzazione della maturità artistica, indipendentemente dall’età o dalle definizioni professionali. Tra i vincitori del Premio Cramum si annoverano (in ordine cronologico di premiazione): Daniele Salvalai (2013), Paolo Peroni (2014), Francesca Piovesan (2015), Matteo Fato (2016), Giulia Manfredi (2017), Andreas Senoner (2018), Ludovico Bomben (2019), Stefano Cescon (2021), Giulia Nelli (2022) ed Enrico Antonello (2023).