Ottobre, con le giornate più lunghe e buie, è il mese perfetto per immergersi nell’atmosfera spettrale delle città fantasma; in occasione di Halloween, la piattaforma Preply ha portato alla luce con un’indagine esclusiva i borghi abbandonati più popolari del Paese svelando storie affascinanti e leggende oscure che ancora avvolgono questi luoghi tetri e misteriosi. Un tempo vivi e fiorenti, ora questi borghi sono silenziosi testimoni di eventi naturali e migrazioni che li hanno resi reliquie di un passato remoto. Visitare questi luoghi non è solo un’avventura suggestiva, ma anche un modo per connettersi con l’essenza più autentica e misteriosa della cultura italiana. Vediamo insieme i risultati della ricerca.
I segreti dei borghi abbandonati d’Italia: storie di isolamento, spettri e maledizioni
La classifica delle città fantasma più cercate in Italia svela affascinanti borghi abbandonati e leggende oscure. Salaparuta in Sicilia, con 1300 ricerche e abbandonata a causa dei danni derivanti dall’escavazione di lignite, apre la classifica partendo dal basso. Interessanti anche la presenza di borghi minerari come Naracauli in Sardegna, o Fumegai in Veneto, ripopolato brevemente negli anni ’60 da una comunità di figli dei fiori. Tra le curiosità spicca Roghudi Vecchio in Calabria, dove la leggenda vuole che i bambini venissero legati per evitare cadute dai dirupi. Infine, Balestrino in Liguria e Lollove in Sardegna custodiscono leggende di spettri e maledizioni che li rendono ancora più intriganti.
Tra i borghi che precedono la top 10 troviamo Rocca San Silvestro in Toscana e Noto Antica in Sicilia, due centri storici abbandonati tra il XV e il XVII secolo. Balestrino, in Liguria, con 2400 ricerche, è noto per la leggenda del “Cavigiotto”, un personaggio che sarebbe stato in grado di bere vino senza aprire le bottiglie. Più in alto nella classifica troviamo Rione dei Fossi e Monteruga in Puglia, legati a storie di isolamento sociale, mentre Lollove, in Sardegna, è noto per una maledizione che condanna il villaggio a rimanere minuscolo e abbandonato. Presenti anche Leri Cavour, in Piemonte, Valibona in Toscana, e Rione Fossi in provincia di Foggia: la traduzione errata del nome latino di questo borgo abbandonato sembrerebbe derivare dal fatto che gli abitanti del posto fossero così asociali da preferire vivere isolati nelle grotte, piuttosto che con il resto della società.
Da Craco a Consonno: le città fantasma più cercate d’Italia tra misteri e catastrofi
La top 10 si apre con Apice Vecchia in Campania, che fu colpita da ben due devastanti terremoti tra il 1962 e il 1980 costringendo la popolazione a fuggire e che vanta ben 4400 ricerche. Più in alto Roscigno Vecchia, soprannominata la “Pompei del Novecento” e abbandonata a causa delle continue frane. Sorte simile (disastrosa alluvione nel 1951) per Orsini Vecchio in Sardegna; tra le storie più macabre emerge quella di Pentedattilo in Calabria, dove una sanguinosa faida familiare è diventata leggenda, mentre Consonno in Lombardia, conosciuta come la “città dei balocchi” fu distrutta da diverse frane dopo diversi tentativi di trasformare la città in un parco divertimenti ed è oggi uno dei luoghi più tetri e spaventosi. In cima alla lista Craco (14.800 ricerche), abbandonata dopo frane e terremoti solo negli anni 80 del ‘900, è stata sede di molti successi cinematografici per il suo aspetto suggestivo e unico ed è accompagnata da misteriose leggende di streghe e santi mummificati.
Campania e Toscana regioni ‘fantasma’? Anche il Veneto in classifica
L’analisi si concentra poi sulla distribuzione delle 30 località fantasma all’interno delle regioni italiane svelando come la Toscana sia la regione predominante, con ben 5 luoghi in classifica legati a storie affascinanti e tradizioni locali. Segue la Campania con i suoi 4 borghi segnati dalla fuga e dalla resilienza. A seguire troviamo la Campania, che conta quattro borghi, caratterizzati da narrazioni di fuga e di adattamento e condizioni difficili. Lombardia, Sardegna e Sicilia presentano tre borghi ciascuna, mentre Calabria, Liguria e Puglia ne annoverano due, dimostrando come ogni regione d’Italia conservi peculiari storie di abbandono e misteri legati al passare del tempo. Tutte le altre regioni sono rappresentate da almeno un borgo nella classifica, ad eccezione di Valle d’Aosta, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise, che non vantano città fantasma con un elevato numero di ricerche online.
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Metodologia
Per realizzare quest studio, Preply ha analizzato i borghi e le città italiane di ciascuna regione che sono totalmente o quasi disabitati, oppure che presentano una parte antica non abitata. Per ogni località, è stato esaminato il volume di ricerche sulla piattaforma Semrush, verificando che le query fossero effettivamente correlate a ciascun luogo. Questi dati hanno permesso di stilare una classifica delle città e dei borghi fantasma più cercati.
Riguardo a Preply
Preply è una piattaforma per l’apprendimento delle lingue online che mette in contatto insegnanti e centinaia di migliaia di studenti in 180 paesi nel mondo. Il suo database contiene più di 40.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue, supportati da un algoritmo di apprendimento automatico che consiglia i migliori per ciascuno studente. Nata negli Stati Uniti nel 2012 da tre fondatori ucraini, Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è cresciuta passando dall’essere un team di 3 persone a una società di oltre 600 dipendenti di 62 nazionalità diverse, con uffici a Barcellona, New York e Kiev.