L’obiettivo contenuto nel Green Deal ovvero il taglio delle emissioni di gas che alterano il clima , 55% entro il 2030 e neutralità climatica entro il 2050 , sono messi in discussione dalle ” nuove tendenze”  della Unione .

Obiettivo del Gren Deal è “ diventare il primo continente a impatto climatico zero” e realizzare la necessaria transizione dell’economia e della società verso la sostenibilità. Nel sito del Consiglio Europeo (https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/#gsc-main-content) si legge “garantire una transizione giusta e socialmente equa (…) mantenere e rafforzare l’innovazione e la competitività dell’industria dell’UE assicurando nel contempo parità di condizioni rispetto agli operatori economici dei paesi terzi”, e “sostenere la posizione leader dell’Unione nella lotta globale contro i cambiamenti climatici”.

Gli stati membri hanno l’obbligo giuridico dal 2019 di dare attuazione alle misure che consentono il raggiungimento degli obiettivi al 2030 e 2050. Lo strumento che consente operativo si chiama Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC).

Bisogna anche denunciare con molta onestà intellettuale che, in Italia manca una legge sul clima che consentirebbe di quantificare il contributo dell’Italia al raggiungimento degli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi e , periodicamente aggiornati dai singolo strati.

IL PNIEC “ era Meloni” è la seconda versione del PNIEC che ,aggiorna la versione del 2019 e sconta la bocciatura della Commissione UE nel dicembre  2023 .

La motivazione ? PNIEC : incoerente con gli obiettivi climatici al 2030  e carente sotto l’aspetto della attuabilità”.

A luglio di questo anno è stato ripresentato un PNIEC rivisitato. Colpisce l’incipit che accompagna il documento e vergato dal ministero dell’ambiente  “un approccio realistico e tecnologicamente neutro”, ovvero  lasciare che le tecnologie predominanti vengano selezionate dal mercato.

Quale l’implicazione e le conseguenze di siffatta impostazione ? L’Italia non assumerà come obiettivo la percentuale di energia rinnovabile definita e , farà affidamento al gas naturale e ancor più al GNL ( gas naturale liquefatto) .

Questo è un combustibile fossile inoltre si punterà sulla energia nucleare , nella versione Small Reactor che,  bisogna aggiungere è prevalentemente attuata la tecnica dei “ neutroni veloci” . Opzione che solo in qualche centrale russa viene utilizzata per la copiosa produzione di plutonio. 

Infine la terza tecnologia la cattura e confinamento della CO2 (Carbon Capture and Storage noto con la sigla CSS ). Tecnologia rilanciata nella riunione delle 198 nazioni riunite negli Emirati Arabi Uniti, ricchi di combustibili fossili, per la 28a Conferenza annuale delle Parti dell’Accordo Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. L’Economist ha pubblicato un rapporto speciale  sull’argomento, e il Financial Times ha riferito che la cattura diretta dell’anidride carbonica nell’aria sta “attirando l’attenzione degli investitori”.

Discussione “ antica” su questa tecnologia di separazione dell’anidride carbonica dall’aria. Una grandissima parte del mondo scientifico che , da anni si dedicano a risolvere il problema dell’aumento del riscaldamento globale ha rilevati riserve.

IL motivo? Separare l’anidride carbonica dall’aria, sebbene tecnicamente semplice, è scandalosamente costoso. Nella lotta al cambiamento climatico, la domanda ovvia dovrebbe sempre essere: come possiamo evitare la maggior parte dell’anidride carbonica per dollaro investito/euro ? Un dato è certo : la cattura dell’aria è tra le più costose di tutte le opzioni di mitigazione del clima. Oxy stima che il progetto canadese di  separazione di  500.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno e costerà circa 1 miliardo di dollari per la costruzione. Aggiungendo le operazioni e la manutenzione, noi e altri stimiamo che i costi totali saranno superiori a $ 500 per tonnellata di anidride carbonica evitata.Gestire tutte le emissioni degli Stati Uniti costerebbe circa 3 trilioni di dollari all’anno, ogni anno – circa 4 volte quello che spendono  per l’intero esercito degli Stati Uniti – e richiederebbe sia la costruzione di una capacità di trattamento dell’aria . Considerare anche il grave disastro ambientale successo con un impianto di cattura CO2  in California nel 2016 (https://www.lifegate.it/california-fuga-gas-metano-disastro-ambientale)

 Parleremo ampiamente del nuovo PNIEC italiano in altri articoli.