Solidarietà e speranza, sono le parole che l’ex sindaco ‘tra le persone” e già senatore della Repubblica, Giovanni Battafarano racchiude nel suo intervento conclusivo.
La biblioteca Acclavio, sempre più cuore vivo della città di Taranto ieri sera è stato teatro di un viaggio emozionale per un calendario realizzato dai bambini in oncologia pediatrica al Santissima Annunziata.
Mattia Giorno, consigliere del Presidente Emiliano, riferendosi alla curatrice del calendario Taranto solidale 2024, la giornalista Tiziana Grassi la definisce “mecenate della cultura che è riuscita a mettere insieme novanta associazioni per un contributo a sostegno del reparto pediatrico Nadia Toffa di Taranto”
Superando muri di indifferenza e negatività e anche invidie e gelosie d’organizzazione
E’ il direttore dell’Acclavio, Gianluigi Pignatelli a mettere il dito nella piaga, dicendosi entusiasta dell’evento perchè, a suo dire, “questa città spesso non mostra solidarietà” e sì, ognuno gira la ruota del suo mulino.
Ma Valerio Cecinati, questo dottore barese che si è innamorato dei bambini tarantini afferma: “già l’hanno scorso abbiamo messo la faccia, quest’anno c’è stato questo meraviglioso incontro con i bambini”. La sua voce è greve, subissata da pensieri, aggiunge, dopo aver fatto vedere il video: “Quando si ammala un bambino, si ammala tutta la famiglia.” Poi corre via, la corsia dei suoi affetti lo aspetta.
E’ la Speaker presso Radio Cittadella Anna Abatemattei, in arte Anet a condurre la serata e da la parola ad alcuni rappresentanti dei Rotary, tra le associazioni presenti, come Unicef e Simba.
E’ la presidente di Simba Debora Cinquepalmi che tocca il nervo del rapporto coi piccoli ospiti del nosocomio: “facile parlare dei bambini, ma la solidarietà non deve esserci solo a Natale, dobbiamo sviluppare il senso dell’altro”. E poi riporta il caso del dodicenne che aveva “cacciato tutti dalla stanza e poi quando è venuto la signora Mandrake si è messo a ridere”.
Questo per comprendere le montagne russe del morale dei bambini malati
Ecco un calendario che ogni giorno e per un anno ci ricorderà di essere solidali. Per fare “senso di comunità” come suggerisce Tiziana Grassi che ricorda “il percorso dello scorso anno quando, nella cerimonia di consegna del denaro del calendario 2024 al reparto pediatrico, gli artistri della Galleria L’impronta di Taranto suggerirono di portare l’arte tra le corsie e poi si aggiunse il MarTa per portare vasi e gli ori di Taranto e poi Irsae per parlare di ecologia del mar piccolo”. Il calendario, suggerisce la giornalista si potrà acquistare nelle librerie di Taranto, Mondadori, Paoline, Dickens e poi al museo MarTa e ieri si sono offerti il Mudi che riapre sabato e l’associazione forense per venderlo in tribunale agli avvocati.
Ebbene tutti solidali per un calendario sociale,destinato ai bambini, per parlare di un reparto pediatrico destinato al male del secolo, per dare speranza, per non fare viaggi verso l’ignoto ma farsi seguire da un medico che è diventato dirigente della Societò Italiana di Pediatria. Siamo in buone mani.
Tornando alle conclusioni di Battafarano, voglio riportare la sua espressione sulla solidarietà come forma etica che Aristotele diceva che doveva essere esercitata sempre com un muscolo per non atrofizzarsi.
Poi, cita Leopardi e il venditore di Almanacchi il quale rappresenta l’opinione comune, convinto che l’anno nuovo sarà più felice dei precedenti. Il passante pur incarnando la consapevolezza del “male di vivere” tipica del pensiero leopardiano, cede alla speranza del futuro.
E il futuro lo acchiappiamo al volo uscendo dalla Biblioteca, ci fermiamo un attimo per l’incombenza del rivestimento invernale del corpo e l’occhio va sullo scaffali dei libri dell’acclavio dove troneggia Fiorire d’inverno di Nadia Toffa e il cuore ha un sussulto, come se la pasionaria di “Ie Jesche Pacce Pe Te” fosse presente fra noi, perchè tutto quello che avviene ha il suo perchè e il suo per come, un monito per essere uniti nella solidarietà. Questo è futuro.