Nicoletta Montesano Rechtien.
La gravissima crisi idrica che ha colpito la nostra Regione sta interessando anche la nostra comunità che, da qualche giorno, è chiamata ad un’assunzione di responsabilità.

I FATTI :

È noto a tutti che la nostra Regione è interessata da una GRAVISSIMA crisi idrica che ha portato i comuni serviti dallo schema della Camastra a una carenza di risorsa senza precedenti: parliamo di 140.000 LUCANI che, da mesi, patiscono la carenza di acqua.

L’emergenza è di tale portata che il Capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano a nominare commissario straordinario il Presidente della Regione Vito Bardi il quale è abilitato a porre in essere le misure STRAORDINARIE ed URGENTI per fronteggiare la crisi.

Nell’ordinanza è previsto che, ovviamente, gli interventi rivestono il carattere di somma urgenza e di indifferibilità.
In questo contesto nelle scorse settimane il Comune veniva contattato per le vie brevi (e poi per iscritto) dal Consorzio di Bonifica il quale rappresentava l’esigenza di captare la risorsa rinveniente:
– da un pozzo in Località Decolla;
– dalla sorgente in loc. Occhio.
– Da 2 sorgenti site in loc. SANTINO.

In particolare, secondo quanto comunicato per ISCRITTO, sono previsti:
un intervento di carattere provvisorio ed emergenziale che consiste nella realizzazione di condotta fuori terra di ml 250 (attrezzata con elettropompa sommersa) che collegherà il pozzo “Decolla” alla sorgente “Occhio”;
un intervento di carattere provvisorio ed emergenziale che prevede la realizzazione di condotta fuori terra di ml 900 che dalla Sorgente Occhio immette la risorsa idrica nell’impianto di sollevamento di Acquedotto Lucano ubicato in località Ginestole da dove poi l’acqua viene sollevata tramite condotta esistente, fino al raggiungimento delle aree interessate da tale criticità.
L’acqua prelevata dalla Sorgente Occhio è pari a 20-25 I/sec mentre quella prelevata dal Pozzo Decolla è pari a 6 litri al secondo.
– Un intervento di carattere provvisorio ed emergenziale consistente nell’utilizzo di n. 2 due sorgenti Consortili denominate “Santino” e “Santino Monaco” dalle quali si trasferiranno circa 140 litri di acqua al secondo mediante la realizzazione di una condotta per una parte e per la restante parte attraverso la rete consortile esistente, tale da trasferire direttamente la risorsa all’impianto di sollevamento Aggia (in agro di PATERNO) in gestione ad Acquedotto Lucano.

Per tale intervento, nelle more dell’adozione del Decreto di Esproprio per pubblica utilità da parte del Commissario Delegato all’Emergenza idrica, il Consorzio riferisce (per iscritto) che è stata acquisita la disponibilità da parte di alcuni proprietari per posa fuori terra della condotta per circa il 10% del tracciato, mentre sul restante 90% del tracciato si utilizzeranno le aree del demanio delle acque di competenza del Consorzio.

Il Consorzio chiarisce che le sorgenti denominate “Santino” e “Santino Monaco” appartengono al Demanio Idrico Regionale con riguardo alle quali il Consorzio della Basilicata è titolare di concessione di derivazione per alimentare l’impianto irriguo “Santino”.

Questi i fatti rispetto ai quali l’amministrazione, prima di fornire notizie evasive e frammentarie, ha preferito avere INTERLOCUZIONI SCRITTE e INDICAZIONI CERTE, il tutto a tutela della comunità, per capire COSA SI FA e COSA NON SI FA.

Ma non è tutto!
All’esito delle comunicazioni ufficiali da parte del Consorzio di Bonifica (arrivate solo ieri 6 dicembre), ho interloquito con lo staff del Commissario Straordinario il quale mi ha INVITATO al tavolo della crisi (previsto per lunedì mattina).
Essere riusciti ad ottenere la presenza al tavolo è importante per la nostra Comunità in quanto ci consentirà di avere contezza immediata sulle opere che eventualmente riguardano il nostro territorio. Ma non solo poiché il Tavolo è il luogo dove poter tutelare le prerogative del nostro territorio come ad esempio:
a) Assicurarci che verranno adottate misure per garantire cittadini e aziende che da quelle fonti traggono sostentamento per uso irriguo;
b) Far comprendere l’importanza di tale risorsa e chiedere investimenti anche per il miglioramento e/o realizzazione di un sistema di irrigazione per i terreni vicini a servizio, come detto, di cittadini ed aziende agricole importanti;
c) Assicurarci che non verrà perpetrato alcuno spoglio in danno del nostro territorio.
d) Quant’altro utile e necessario.

Detto questo, che chiarisce la PRESENZA COSTANTE E ASSIDUA dell’amministrazione su questo tema, non posso non stigmatizzare il comportamento di chi, in queste ore, incurante del proprio ruolo presente (di amministratore di minoranza) e passato (di Sindaco o assesore), instilla dubbi e paure tra i cittadini, diffondendo (attraverso interrogazioni consiliari e post facebook) notizie false e tendenziose.
A chi assume comportamenti di tale fatta, vorrei ricordare che le istituzioni (in questo caso Regione, Consorzio, Acquedotto e Comune) collaborano per GARANTIRE che 140.000 (centoquarantamila!) cittadini LUCANI possano avere l’ACQUA che è un bene primario e di tutti.
Se non abbiamo risposto ad interrogazioni sul tema è perché eravamo impegnati ad avere i chiarimenti sulle questioni e i documenti. Noi da parte nostra ci siamo e lavoreremo insieme per tutelare i cittadini di Marsico Nuovo.
Ma del resto, basta leggere cosa scriveva qualcuno in tempo di COVID delle ordinanze del Presidente della Regione per comprendere la considerazione della parola ISTITUZIONI!
Vergogna.