Alla prima ora del movimento, Beppe Grillo era un santone che pontificava da un blog e siamo nel 2005, allora la comunicazione passava attraverso la mailing list.
Da qualche anno defenestrato dalla Tv pubblica, per quella diffamazione sui socialisti del presidente del Consiglio Bettino Craxi, nella serata di Fantastico 7 – il 15 novembre 1987 – e dopo essere passato agli spettacoli dal vivo con monologhi sull’attualità, spesso di taglio ambientalista o legati all’economia, come un pescatore, nell’avvio della rete internet, si ritagliava quotidianamente delle pillole di saggezza spicciola che inviava via mail raccogliendo sul suo blog migliaia di messaggi.
Lo sviluppo dell’informazione online
Lo scrivente racconta l’interesse e la novità che rappresentava, nel panorama della comunicazione, quella presenza. Era persino simpatico il suo blog; aperto col visionario Gianroberto Casaleggio, divenne ben presto un fenomeno mondiale. Un tritacarne all’interno venivamo massacrati personaggi politici come Massimo D’Alema e temi come il digitale terreste, la sanità, l’ambiente, gli inceneritori, ecc.
Insomma, a maggio 2005 guadagnò la copertina di Internazionale e in ottobre l’edizione europea del settimanale statunitense TIME lo nominò tra i personaggi europei dell’anno per gli sforzi e il coraggio nel campo dell’informazione pubblica.
Siamo agli albori della diffusione online dell’informazione, nel 2005 ci sono pochissimi giornali online, ancora pochi anni e sarebbe diventato un mare aperto.
Grillo era diventato famoso in tv e restava ancora, nell’immaginario collettivo, il comico che schiaffeggiava i contemporanei per i loro conformismi, talvolta eccessivi. Il salto dal Blog alla politica è avvenuto per gradi, neanche il comico, immaginiamo, aveva sentore di quello che sarebbe accaduto.
Le manifestazioni di piazza e i vaffa
Nel biennio 2007-2008 il comico genovese si conquistò il palco del Parlamento Europeo dove parlò di politici condannati e per questo lanciò una proposta di legge popolare per la non eleggibilità dei condannati e per raggiungere tale obiettivo tenne comizi in piazza, definiti vaffanculo -day raccogliendo oltre trecentomila firme, ben oltre le cinquanta mila richieste.
Il salto nella politica
Dopo il rigetto nel 14 luglio del 2008 della Commissiona nazionale del partito democratico, della candidatura del suo movimento: “Liste Civiche a Cinque Stelle a livello nazionale nelle primarie di quel partito, nacque l’idea di creare il Movimento a 5 stelle e di presentarsi alle elezioni del 2010. Chi dice che il M5s non appartiene per nulla alla sinistra è smentito almeno pensando alle origini.
Tuttavia, un merito va ascritto al M5s, con tutte le esagerazioni mostrate, in Italia non trovarono spazio, in quegli anni, fenomeni di estrema destra populista come Alba Dorata in Grecia o Vox in Spagna
Il percorso del movimento nella politica, con tutti gli impacci dei neofiti, ha attraversato progressivi adeguamenti alla kermesse degli accordi e delle mediazioni, perdendo quella veemenza del “apriremo il parlamento come una scatola di tonno”. Finendo nel governo Conte1 e Conte2 e persino nell’accordo di tutto il quadro politico con Draghi, dopo la pandemia e l’avvio della guerra Russia-Ucraina, con l’unico partitino all’opposizione quello della Giorgia nazionale.
Grillo megafono
Una cosa va detta, a proposito del rapporto con gli esponenti del M5s a tutti i livelli, dal consigliere comunale al senatore, ogni volta che si richiamavano le eccessive esternazioni del comico si rispondeva, e non senza impaccio: “è solo un megafono la politica è altra cosa”. Erano spariti i grillini, ora si chiamavano pentastellati.
E’ indubbio che, senza voler fare biografia di sorta, che Beppe Grillo ha progressivamente perso, soprattutto dopo la morte di Casaleggio, la verve iniziale, molte battaglie sui singoli temi sono state via via smentite da consessi internazionali, finendo a coprire un ruolo marginale di garante nel M5s. Ma garante di che?
Uscita di scena alla Truman Show
Le ultime vicende, il doppio voto richiesto e la brillante vincita di Conte, non sappiamo se provocherà davvero la scomparsa dei grillini, ma è pur vero che il movimento è diventato finalmente un partito, ma ancora incerta la collocazione. Sarà il partito di Giuseppe Conte?
Siamo, intanto, all’uscita di scena di un personaggio scomodo, un comico che si è sempre mostrato in vetrina; chi ha scritto biografie puntuali lo definisce il mediocre che si fa largo a sgomitate.
Un episodio tragico che lo riguarda è del 1981 quando raggiunta la vetta in auto con altre 4 persone, scivolando su un lastrone, lui si butta fuori dall’auto che invece piomba in un burrone di ottanta metri: muoiono tre persone, tra cui un bambino. Sarà condannato e non va in galera per la condizionale, ma resterà macchiato per sempre.
foto
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