“West Side Story”, uno dei musical più celebri e rivoluzionari nella storia del teatro e del cinema, sarà al Sistina di Roma dal prossimo 7 dicembre. Adattato e diretto da Massimo Romeo Piparo, lo spettacolo, prodotto da PeepArrow Entertainment, si presenta come una nuova interpretazione di un classico, che continua a suscitare grande interesse, anche a distanza di quasi 70 anni dal debutto.

Nato nel 1957 dal lavoro congiunto di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim, Arthur Laurents e Jerome Robbins, “West Side Story” trasforma il dramma shakespeariano in una vicenda moderna ambientata nell’Upper West Side di New York. È uno dei primi musical ad avere un finale tragico, rompendo la tradizione del lieto fine.

 

Al centro della storia, l’amore contrastato fra Tony e Maria, appartenenti a mondi opposti: lui, ex membro dei Jets, una banda di giovani bianchi, e lei, sorella di Bernardo, leader degli Sharks, il gruppo degli immigrati portoricani. Lo scontro fra le due fazioni sfocia in tragedia, diventando così un potente specchio delle tensioni sociali e culturali che attraversano la società.

“Il conflitto tra americani e portoricani sembra incredibilmente attuale” osserva Massimo Romeo Piparo, regista e direttore artistico del Sistina. ‘Il limite è qua… se superi sei morto. Straniero torna a casa, qui non si passa’ recita l’inno dei Jets. Parole che sembrano scritte per i nostri tempi e che dimostrano la straordinaria forza di quest’opera”. Con oltre 60 persone coinvolte nella produzione, Piparo, che mantiene la struttura narrativa originaria, definisce questa messa in scena “un kolossal in piena regola”.

 

La colonna sonora di Leonard Bernstein, con brani celebri come “Maria”, “America”, “Somewhere” o “Tonight”, che combina jazz, classica e latini, sarà eseguita dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello. Nel ruolo di Tony ci sarà Luca Gaudiano, noto al pubblico per la vittoria a Sanremo Giovani 2021, mentre Maria sarà interpretata da Natalia Scarpolini, già apprezzata in altre produzioni musicali.

 

Le scenografie di Ricardo Sanchez Cuerda, i costumi di Cecilia Betona e le coreografie di Billy Mitchell, che integrano profondamente la narrazione nella danza,  ricreano le atmosfere degli anni Cinquanta. Il lavoro di Piparo si distingue anche  per la capacità di offrire una rilettura attuale dei temi centrali del musical, come l’immigrazione e l’interazione tra identità diverse, che restano di grande attualità.

 

Il debutto di West Side Story al Teatro Sistina segna un nuovo capitolo nella lunga storia di questo musical, che nel corso dei decenni ha saputo conquistare generazioni di spettatori a teatro e sul grande schermo, a partire dalla versione cinematografica del 1961 premiata con dieci Oscar.

foto Gianluca Saragò