di Vincenzo Caccioppoli
Ha scelto la Spagna, e Barcellona in particolare, Raffaele Fitto per la sua prima uscita pubblica da commissario e vicepresidente esecutivo della commissione Von der Leyen. La scelta forse non è stata casuale perché, un po ‘ come molti salentini, il nuovo commissario europeo, a quanto dice chi lo conosce bene, avrebbe una predilezione per la Spagna. Inoltre la sua nomina a vicepresidente esecutivo nelle ultime settimane è stata legata a doppio filo proprio a quella del commissario e vicepresidente esecutivo spagnolo, Teresa Ribera. E altra coincidenza forse non casuale, Fitto ha partecipato, in occasione del XX foro di dialogo Italia-Spagna, ad un panel proprio con la sua collega Teresa Ribera.
Al forum hanno partecipato tra gli altri Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’ambiente italiano, Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura italiano, Luis Planas, suo omologo spagnolo, Fabio Panetta governatore della Banca d’Italia, Stefano Donnarumma, ceo di ferrovie italiane , Jose Bogas ceo di Endesa, José Manuel Entrecanales, ceo di Acciona, colosso delle rinnovabili in Spagna, Pasquale Salzano, Presidente de SIMEST, Pier Carlo Padoan, presidente de UniCredit.
L’iniziativa – in programma domani e mercoledì, 3 e 4 dicembre – è organizzata congiuntamente dalla SBEES, Societat Barcelonesa d’Estudis Economics del Foment del Treball, e dall’AREL – Agenzia di Ricerche e Legislazione fondata da Nino Andreatta, con la collaborazione della CEOE, Confederazione Spagnola delle Organizzazioni Imprenditoriali, ed è sostenuta e patrocinata dai governi di entrambi i Paesi, che partecipano con alte cariche istituzionali, nello spirito di rafforzamento di un legame storico.
Le conseguenze della pandemia e le crisi recenti, in particolare l’aggressione russa all’Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, continuano a generare sfide profonde, imponendo una riflessione comune sul futuro dell’Unione. Sullo sfondo si collocano le grandi trasformazioni in corso, guidate dalla transizione verde e digitale, che entrano nella fase decisiva di implementazione per una crescita sostenibile e competitiva. A ciò si aggiunge l’evoluzione dello scenario politico internazionale, con le elezioni europee e americane che stanno influenzando il quadro globale e l’orientamento delle politiche strategiche per i prossimi anni.
La risposta dell’Europa alle crisi ha dimostrato la forza dell’unità, con Italia e Spagna che hanno svolto un ruolo centrale. Questo spirito di cooperazione deve essere oggi rafforzato per affrontare le sfide della nuova legislatura europea.
Il Foro di quest’anno ha focalizzato i suoi lavori sulle priorità per costruire un’Europa più integrata e resiliente: transizione digitale, ecologica ed energetica, rafforzamento della competitività europea e il completamento degli obiettivi del Next Generation EU.
“La cooperazione tra Italia e Spagna “puo’ rappresentare un elemento chiave per affrontare le sfide del futuro e promuovere una nuova stagione di rilancio europeo”. ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, durante il suo breve intervento. “Italia e Spagna possono essere un motore trainante per la nuova Commissione europea” e “con il confronto e la condivisione di idee possono contribuire a orientare le politiche europee verso obiettivi ambiziosi e inclusivi” per “un’Europa piu’ forte, inclusiva e coesa”, ha aggiunto. “ Agricoltura, trasporti, pesca e blue economy devono essere le aree prioritarie di azione della Commissione europea” e in Europa “dobbiamo riservare grande attenzione al mondo produttivo. Le imprese per crescere hanno bisogno di condizioni che rendano possibile investire e operare in tutta Europa in un contesto favorevole, a partire dal processo di semplificazione delle regole”, ha concluso Fitto.
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