Umiltà e Fede nel percorso verso la Santità del Beato Giacomo

Il Beato Giacomo Varingez, conosciuto anche come Fra Giacomo da Zara o Beato Giacomo di Bitetto, è una figura venerata non solo per la sua vita esemplare, ma anche per i miracoli e l’incorruttibilità del suo corpo. Nato a Zara, in Dalmazia, all’inizio del XV secolo, Giacomo si trasferì in Puglia, dove abbracciò la vita francescana nel Convento dei Frati Minori di Bitetto, nei pressi di Bari.

L’ umile frate
La vita del Beato è stata segnata da una dedizione totale a Dio e al prossimo. Entrato nell’Ordine dei Frati Minori intorno al 1437, visse secondo i principi francescani, improntati a povertà, preghiera e servizio. Si distinse per la sua umiltà, accettando compiti modesti come cuoco, ortolano e questuante. La sua profonda spiritualità, unita a un instancabile impegno nel soccorrere i poveri e gli ammalati, lo rese un punto di riferimento per la comunità locale.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Beato_giacomo_bitetto.jpg

Durante l’epidemia di peste del 1483, Giacomo non esitò a prestare aiuto ai malati, dimostrando grande coraggio e amore  per il prossimo. Questo servizio lo consacrò ulteriormente agli occhi della popolazione, che iniziò a vederlo come un santo già durante la sua vita.

Ph. Antonio Peragine
Trilogia fotografica del Beato Giacomo

Guarigioni e protezioni

Fra Giacomo morì tra il 27 Aprile 1496. Poco dopo la sua scomparsa, il suo corpo fu trovato incorrotto, un evento che i devoti interpretarono come un chiaro segno della sua santità. L’incorruttibilità del corpo, ancora visibile nel Santuario di Bitetto, ha richiamato pellegrini per oltre cinque secoli.

Numerosi segni sono stati attribuiti alla sua intercessione, tra cui guarigioni inspiegabili e protezioni straordinarie. Una delle storie più celebri narra della guarigione del figlio di un nobile locale e della profezia riguardante un perdono regale che si sarebbe realizzato poco dopo.

Processo di Beatificazione

La reputazione di santità di Fra Giacomo ha portato all’avvio del processo di beatificazione. Nel 1700, Papa Clemente XI ha ufficialmente riconosciuto il culto ab immemorabili, confermando il titolo di Beato Giacomo. Successivamente, nel 1998 e nel 2008, la Congregazione delle Cause dei Santi ha condotto ulteriori ricerche sulle sue virtù eroiche, mettendo in luce la sua profonda dedizione a Dio e al prossimo.

Attualmente, molti fedeli sono in attesa della canonizzazione ufficiale, sperando che venga riconosciuto il miracolo necessario per proclamare Giacomo santo.

Il Culto oggi
Ogni anno, il 27 aprile, si celebra la figura del Beato Giacomo, in occasione del suo dies natalis. Durante le festività, i devoti si radunano in preghiera  presso il Santuario di Bitetto, dove il suo corpo è custodito in un’urna. Tra gli elementi distintivi della sua iconografia si trovano il bastone da pellegrino, la lepre (simbolo di mitezza e protezione divina) e la bisaccia, che simboleggia la Provvidenza.

Esempio di virtù

La vita del Beato rappresenta un autentico esempio di fede, speranza e carità. La sua profonda  devozione  all’Eucaristia e alla Madonna, unita a una preghiera incessante, manifestava una profonda comunione con Dio. La sua capacità di infondere pace e gioia negli altri lo ha reso un modello di virtù cristiana.

Le sue parole, tramandate da chi lo ha conosciuto, come “Ite secure” (“Camminate senza paura”), trasmettono un messaggio di fiducia nel cammino di Cristo e continuano a ispirare i fedeli di ogni epoca.

https://www.corrierepl.it/2024/02/26/e-il-suo-bastone-di-cipresso-divento-un-albero-in-fire/

L’arte che onora il Beato Giacomo

La figura del Beato Giacomo di Bitetto ha ispirato non solo la devozione dei fedeli, ma anche la creatività di artisti e poeti. Attraverso le loro opere, hanno celebrato la sua umiltà, la sua dedizione e il profondo legame con il divino. Roberto Pignataro, diacono permanente, ha scritto una poesia che riesce a catturare con rara sensibilità l’essenza spirituale del Beato, trasmettendo il messaggio universale di amore e fede che ha caratterizzato la sua vita.

Roberto Pignataro si è ispirato al Beato Giacomo di Bitetto per comporre questa poesia inedita che noi abbiamo il piacere di pubblicare.

Beato Giacomo da Bitetto

Ombra tra le ombre

divenuto Respiro tra i respire

degli ultimi

Carezzavan le tue mani

La carne del dolore

Ascoltavi il canto muto delle stele

Tra schiere di santi

Come stella nascosta ora brilli.

Umile guida

Di mani consumate di fede e di lavoro

Indichi Dio tra le pieghe del tempo

Lo servivi nei volti scavati

Colmi solo di una fame antica.

Hai abitato il silenzio

Traboccando di Altro

Come melodia ai margini degli abbandoni

La natura abbracciavi come tenera sorella

Fedele servo del Mistero

Con veste di polvere e sudore

Hai offerto la tua vita

Fatta di nulla e di Dio.

Fiorisce il tuo nome

Nel cuore dei piccolo

Di chi cerca un Cielo vicino.

Roberto Pignataro
Diacono Permanente

Luce tra gli umili

Il  frate di Bitetto continua a brillare come una guida per gli umili e per coloro che cercano Dio nei volti degli ultimi. I versi di Roberto Pignataro richiamano la sua vita semplice e straordinaria, caratterizzata da preghiera, lavoro e un amore incondizionato per il prossimo.

La sua figura rappresenta una perfetta fusione tra servizio terreno e devozione celeste, invitandoci a scoprire la bellezza della santità nei gesti quotidiani. Fra Giacomo ci insegna che la vera grandezza risiede nell’abbracciare la croce con fiducia, trasformando la fatica in preghiera e la sofferenza in speranza.

Ancora oggi, il suo nome fiorisce nel cuore di chi lo invoca, come un segno tangibile della Provvidenza divina. Il percorso verso la canonizzazione non è solo un riconoscimento del suo esempio, ma anche un modo per avvicinare quella luce che, partendo dalla piccola Bitetto, continua a illuminare il mondo intero.