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Di Fortunato Pinto & Daniel Bellamy

I ribelli jihadisti sono riusciti ad entrare per la prima volta dal 2016 nel centro della seconda città siriana. Gli aerei da guerra russi, in aiuto al governo di Assad, hanno preso di mira e ucciso oltre trecento ribelli. Tra le vittime ci sarebbero anche civili

Per la prima volta dal 2016, le truppe governative siriane hanno combattuto contro i ribelli jihadisti all’interno della città di Aleppo, mentre gli aerei da guerra hanno preso di mira le linee di rifornimento dei ribelli ai margini della città. Lo hanno riferito sabato i media statali siriani.

Venerdì gli insorti hanno sfondato le linee di difesa governative ad Aleppo e sono entrati nel quartiere occidentale della città con poca resistenza. Gli jihadisti hanno lanciato la loro offensiva shock nelle campagne di Aleppo e Idlib mercoledì, strappando il controllo di decine di villaggi e città lungo il percorso.

Uccisi almeno trecento militanti jihadisti e 16 civili

L’agenzia di stampa statale russa Tass ha citato Oleg Ignasyuk, un funzionario del ministero della Difesa russo che coordina la Siria, affermando che gli aerei da guerra russi hanno preso di mira e ucciso duecento militanti che hanno lanciato l’offensiva nel nord-ovest venerdì. Non ha fornito ulteriori dettagli. La Russia ha sostenuto il regime del presidente Bashar al-Assad per anni, anche con attacchi aerei mortali su Aleppo nel 2016.

Il quotidiano filogovernativo Al-Watan ha riferito di attacchi aerei ai margini della città di Aleppo, che hanno colpito le linee di rifornimento dei ribelli. Ha pubblicato un video di un missile che atterra su un gruppo di combattenti e veicoli, in una strada fiancheggiata da alberi ed edifici.