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Gli errori del Signore dell’Antico Testamento non si contano. Ne citerò solo alcuni. Stando ad uno dei due racconti sulla creazione, fu uno sbaglio creare prima l’uomo e poi da una sua costola la donna, giacché era facile immaginare che l’uomo avrebbe ritenuto d’essere più importante della donna.

Il Signore però non ci pensò. Fu un errore non spiegare per quale motivo Adamo ed Eva sarebbero morti, qualora avessero mangiato il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Fu un errore grave non gradire i doni di Caino e gradire i doni di Abele, giacché era facile immaginare che Caino ci sarebbe rimasto male. Nessun padre amorevole si sarebbe comportato in quel modo.

Il Signore però non ci pensò. Errore gravissimo fu uccidere innocenti per punire i colpevoli. Un errore imperdonabile, infine, il Signore lo fece quando ordinò a Mosè: “Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, scaccerete d’innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro luoghi sacri. Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io ve l’ho dato affinché lo possediate.

Dividerete il paese a sorte, secondo le vostre famiglie. A quelle che sono più numerose darete una porzione maggiore e a quelle che sono meno numerose darete una porzione minore. Ognuno possederà quello che gli sarà toccato in sorte; vi spartirete la proprietà secondo le tribù dei vostri padri” (Numeri 33:50-54).
Di tale errore i bambini di Gaza, stanno subendo le conseguenze.
Renato Pierri