L’ex modella Stacey Williams racconta l’abuso sessuale subito da Donald Trump

L’intervista di Stacey Williams e il “gioco perverso” tra Donald e Jeffrey Epstein

Non è la prima volta che l’ex presidente alla Casa Bianca, Donad Trump, sia accusato di aver adottato comportamenti inopportuni, al confine con l’abuso sessuale, nei confronti di giovani donne dello spettacolo. A fare scalpore due settimane prima delle lezioni americane, è stata la dichiarazione rilasciata durante un convegno democratico sulla piattaforma di Zoom, dall’ex modella Stacey Williams, la quale ha affermato di esser stata vittima di un abuso sessuale da parte dell’ex presidente americano nella Trump Tower.

Il fatto risalirebbe al Novembre 1993, quando l’ex modella, al tempo amica dell’imprenditore Jeffrey Epstein (anch’esso accusato di abusi sessuali e traffico sessuale di minori e morto suicida in prigione) fu portata alla Trump Tower per una visita “amichevole” all’attuale candidato alla Casa Bianca. In quell’occasione, durante una conversazione apparentemente innocente con Epstein, Trump palpeggiò più volte la modella al seno e ai glutei, scambiandosi uno sguardo d’intesa con l’amico in quello che lei stessa nominò essere “un gioco perverso”. In un’intervista rilasciata al The Guardian, la Williams disse: “Nell’istante in cui mi è stato davanti, mi ha attirata a sé e le sue mani hanno iniziato a muoversi lungo la linea del mio seno, sul mio bacino e poi sul sedere. Mi sono state addosso per tutto il tempo gettandomi in una terribile confusione.

Ero paralizzata”. Secondo quanto rilasciato, l’abuso avvenne davanti agli occhi di Epstein, il quale continuò a parlare e sorridere all’amico con fare complice. “Mi sono sentita come se l’incontro con Trump fosse stato orchestrato per bene” disse lei durante l’intervista con i giornalisti “sono arrivata lì e in quel momento entrambi sapevano quello che stavano facendo”. Dopo l’accaduto, durato non più di 10 minuti, Stacey decise di non rivedere mai più Trump, evitando di partecipare ad ogni possibile evento in sua presenza.

Reazione della Casa Bianca

L’intervista, pubblicata dai giornali due giorni prima il secondo dibattito tra il futuro presidente e Kamala Harris, è diventata immediatamente virale, scatenando la reazione della portavoce di Trump, la quale ha detto: “Queste accuse, mosse da un’ex attivista di Barack Obama e annunciate in un evento di campagna elettorale per Harris due settimane prima delle elezioni, sono inequivocabilmente false.

È ovvio che questa falsa storia è stata inventata dalla campagna di Harris”. Immediata anche la risposta del futuro presidente alla Casa Bianca, il quale difendendosi dalle accuse di abuso sessuale su Stacey Williams ha anche detto: “Non sono mai stato amico di Jeffrey Epstein, non mi è mai piaciuto”. Affermazione, tuttavia, in contrasto con un’intervista da lui rilasciata al New York Times nel 2002, durante la quale, parlando di Epstein disse: “E’ un ragazzo formidabile. Ti diverti molto uscendoci insieme. Si dice che ami donne bellissime tanto quanto me e la maggior parte di loro sono molto più giovani”.

Dopo i risultati delle elezioni 2024, la Williams ha dichiarato in un’ulteriore intervista: “La sua vittoria è qualcosa che va oltre la mia comprensione. Come se il mondo funzionasse al contrario”.

Donald Trump e la stretta amicizia con Jeffrey Epstein

Per quanto negata più volte dal Tycoon, l’amicizia con l’imprenditore Epstein, incriminato per aver fornito minorenni a nomi di alto profilo nel campo politico, è stata sempre nota tra il giro dei più illustri nomi americani. Durante l’intervista al The Guardian, Stacey Williams ha confermato di aver conosciuto Trump ad una festa di Natale del 1992. “Era ovvio che lui e Jeffrey erano molto amici”, aveva detto.
In un’intervista rilasciata da Epstein nel 2017, l’imprenditore ha raccontato delle inclinazioni sessuali di Donald, della sua ossessione per le donne e della passione nel tradire la fiducia dei suoi amici più cari dormendo con le loro donne. “L’unica cosa che mi piace davvero fare è andare a letto con le mogli dei miei migliori amici, è qualcosa di grandioso”. Avrebbe detto Donald a Epstein. Tuttavia, nonostante quest’ultimo amasse definirsi come “il migliore amico di Trump”, sono state trovate tra i suoi archivi, cassette di diversi filmati hard che avrebbero ripreso incontri sessuali tra un’amica di Epstein, Trump e altri nomi di alto rilievo, tra cui Bill Clinton e il Principe Andrea d’Inghilterra. Tra le ipotesi più probabili, vi è quella di un possibile ricatto che Epstein stesse pianificando di attuare proprio nei confronti del suo “più caro amico”.

Donald Trump e le affermazioni misogine registrate dal Washington Post

Tra i nomi della lunga lista di vittime che ha raccontato di esser stata assalita dal famoso imprenditore americano, si ricorda il caso della giornalista Jean Caroll, la quale nel 2023 vinse una causa contro Donald Trump per abuso sessuale e diffamazione, ricevendo un rimborso di cinque milioni di dollari.
Nonostante la lista di accuse veda il nome di ben 27 donne vittime di molestie, spesso pubbliche, nessuna iniziativa legale sembra tuttavia aver ridotto il potere e la fama di Trump, la cui condotta dissoluta è stata di sovente vantata davanti alle telecamere. Durante una conversazione con Bush registrata dal Washington Post e NBC news nel 2005, l’imprenditore vantandosi di aver baciato e palpeggiato una donna sposata, disse: “Quando sei una star, le donne te lo lasciano fare, puoi fare tutto quello che vuoi”, dichiarò ignaro di essere registrato.

Sembra dunque ovvio all’occhio globale che il futuro presidente alla Casa Bianca non goda di una fama che lo ritragga come persona integerrima, femminista o dai principi morali saldi. La sua vittoria, desiderata da tanti e pianta da altrettanti, non promette alcun progresso per la parità dei sessi né propone esempi di rispetto per il genere femminile. Il concetto di potere, dichiarato da Trump stesso come un mezzo di oggettificazione “della preda”, denigrandone e opprimendone la dignità, affonda le basi ancestrali in un sistema arcaico e patriarcale, il cui estremismo minaccia giornalmente migliaia di donne di tutto il mondo.

Alla luce di una società internazionale in cui la figura femminile è sempre più vulnerabile e vittima di continui abusi e violenze, dovrebbe essere imperativo che un esemplare capo di Governo adotti adeguate misure di cautela che favoriscano una maggiore integrazione e rispetto sociale delle donne, iniziando dall’adozione di un linguaggio pulito da ogni affermazione sessista. Nonostante Stacey Williams e Jean Caroll abbiano confessato solo anni dopo quanto accaduto, le loro dichiarazioni pubbliche e il processo vinto dalla Caroll contro Trump, mostrano il coraggio di denunciare e dire “no” ad un ad un abuso vissuto, dimostrando senza alcuna intimidazione, che chi gioca a fare il “più grande” e’ sempre solo “il più piccolo”.

Viviana Maya Bellavista