Nel giorno della resa dei conti del movimento, con l’avvio dell’assemblea costituente, il figlio del co-fondatore colpisce (e affonda?) Conte: “Iscritti dimezzati e mai in doppia cifra, la gestione dall’alto non funziona”
Autore: Mirko Gabriele Narducci
ROMA – Siamo “all’eclissi del sogno”: a poche ora dai riflettori accesi su “Nova”, l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, che si aprirà nel pomeriggio al Palazzo dei congressi di Roma, arriva la stilettata a Giuseppe Conte di Davide Casaleggio, figlio del cofondatore del movimento, Gianroberto, ospite a Omnibus. Ecco i passaggi più significativi dell’intervista.
“L’ASSEMBLEA? FIGLIA DI UN FALLIMENTO ELETTORALE DOPO L’ALTRO”
“Penso che oggi questa iniziativa che hanno deciso (l’Assemblea costituente del M5S, ndr) è sostanzialmente figlia di un fallimento elettorale dopo l’altro. Hanno pubblicato finalmente quanti sono gli iscritti, o almeno quanti dovrebbero essere, perché nessuno ha modo di certificarlo, ma sono sostanzialmente dimezzati rispetto a quando sono uscito. Hanno perso 6 milioni di voti alle politiche, altre 2 milioni di voti alle europee; quando mi sono allontanato i consiglieri comunali erano mille, oggi ne hanno persi 850. Sostanzialmente, ogni regionale che hanno fatto negli ultimi due anni non ha mai raggiunto le due cifre, arrivando adesso anche al 3-4% di rappresentanza”. Lo ha detto Davide Casaleggio intervenendo a Omnibus su La7.
Per Casaleggio “il tema è che questa gestione, questa impostazione dall’alto non funziona. Ovviamente è in declino, ormai il Movimento non è nella pubertà, è nella vecchiaia avanzata, e questo evento che si sta facendo secondo me sta certificando un po’ la scomparsa di quel sogno e di quella spinta innovativa, tant’è che gli eventi autunnali che organizzavo io avevano centinaia di migliaia di persone, oggi si sta parlando di qualche migliaio se va bene che parteciperanno fisicamente. Il tema mi sembra un po’ l’eclissi, il finale di questo sogno”.
“CON CONTE L’ILLUSIONE DELLA DEMOCRAZIA, È FINTA PARTECIPAZIONE”
“È un tema di partecipazione del basso. Nel momento in cui si abbandona il modello di far decidere gli iscritti sulle scelte importanti e si finge una democrazia dal basso… Stephen Hawking diceva che il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza. Mi sembra che declinato sulla democrazia il maggior nemico della democrazia sia l’illusione della democrazia”. Lo ha detto Davide Casaleggio intervenendo a Omnibus su La7.
“Se poi si decide dall’alto con chi ci si allea alle regionali, chi deve partecipare, qual è il candidato regionale etc., alla fine è chiaro che è una finta partecipazione”, ha continuato a ‘infierire’ Casaleggio.