All’ora di pranzo, il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, ha tenuto una conferenza stampa, affrontando una vasta gamma di temi che spaziano dal mercato, agli obiettivi stagionali, alle trattative societarie e alle dinamiche economiche della Serie B. Ecco un resoconto completo delle domande e risposte più significative. Probabilmente ci si aspettava altro dalla sua voce, tuttavia questo è quanto abbiamo raccolto.
Presidente, ci sono aggiornamenti sulla presunta trattativa con lo sceicco Al Sabah?
“Dico solo che tutto si è concluso nel giorno dell’incontro a luglio. Dopo quell’incontro a Milano, dove abbiamo parlato persino di cinema, non ho più ricevuto alcun messaggio da parte sua. Credo si sia creata una vera e propria soap opera intorno a questo tema. Personalmente ritengo che una trattativa seria debba rimanere riservata. Già il fatto che sia circolata una foto non mi è sembrato un buon segnale. Il mio obiettivo, se mai dovessi vendere il Bari, è quello di affidarlo alla miglior proposta possibile, a qualcuno che possa portare il club più in alto.”
Perché a Napoli sembra si investa di più rispetto a Bari?
“Napoli e Bari sono due piattaforme incomparabili. Il Napoli ha vinto uno scudetto dopo 20 anni di lavoro, mentre a Bari perdiamo soldi ogni anno. La Serie B è diventata completamente insostenibile. Nonostante ciò, investiamo al massimo delle nostre possibilità, ma preferisco farlo in modo intelligente piuttosto che vendere fumo. Ci sono squadre che hanno investito tre volte più di noi e sono dietro in classifica. Questo dimostra che contano i fatti e non solo i budget.”
È possibile sostenere il progetto del Bari con il modello di autogestione?
“Non è impossibile, l’abbiamo dimostrato il primo anno in Serie B, sfiorando la promozione. Certo, è difficile trovare la quadra ogni anno, specialmente in un campionato così instabile. La B sta diventando sempre più insostenibile: quest’anno tutte le squadre avranno meno fondi dalla Lega e molte delle prime nove sono gestite da fondi stranieri o retrocesse con budget enormi. Stiamo lavorando sodo, ma l’anno scorso abbiamo pagato a caro prezzo errori e cambiamenti, come i tre esoneri. Questo non si ripeterà.”
Quali sono gli obiettivi del Bari per questa stagione?
“I nostri obiettivi sono i playoff. Voglio sottolineare l’importanza del sostegno dei tifosi, come i 5.000 che ci hanno seguito a Salerno: un motivo di grande orgoglio. Stiamo costruendo un gruppo unito e ambizioso, fatto di uomini e professionisti. Se arriveremo ai playoff, sono certo che potremo giocarci le nostre carte con tutti.”
Come sono state utilizzate le plusvalenze di Cheddira e Caprile?
“Le plusvalenze ci hanno permesso di affrontare una stagione molto dispendiosa, soprattutto a causa dei tre esoneri. Oggi siamo decimi per monte ingaggi, al pari con il Cesena, e stiamo lavorando per ottimizzare le risorse, mantenendo un occhio attento al bilancio, che è in perdita ogni anno.”
Come influisce la norma sulla multiproprietà sul futuro del Bari?
“La norma attuale fissa il termine al 2028, ma speriamo in una revisione entro il 2025. È un tema complesso, che riguarda non solo noi ma anche club europei di alto livello. Se il Bari dovesse andare in Serie A, sarebbe una sfida imprenditoriale, ma siamo pronti ad affrontarla. Non abbiamo lavorato sette anni per lasciare il club a chiunque. Vogliamo continuare a crescere, investendo ogni giorno con passione e sacrificio.”
Cosa risponde alla contestazione di parte della tifoseria?
“Capisco la delusione, ma invito i tifosi a sostenere sempre la squadra. I 5.000 di Salerno sono l’esempio di cosa significhi il vero amore per il Bari. Stiamo lavorando per riportare entusiasmo e risultati, ma abbiamo bisogno di tutto il loro supporto.”
La conferenza si è conclusa con un messaggio di fiducia e determinazione: “Non prometto e non vendo fumo, ma lavoro con il massimo impegno per far crescere il Bari e portarlo dove merita. Il nostro progetto è ambizioso, e sono sicuro che insieme, società e tifosi, potremo raggiungere grandi traguardi.”
Massimo Longo