La dimensione giuridica internazionale del mondo subacqueo: la protezione delle infrastrutture critiche (Taranto, Dipartimento Jonico, 22 novembre 2024)
Si svolgerà in Università a Taranto, in via Duomo, la mattina del 22 novembre, a partire dalle ore 9:00, un importante Convegno multidisciplinare dedicato a: “La dimensione giuridica internazionale del mondo subacqueo: la protezione delle infrastrutture critiche”, organizzato dal prof. Ivan Ingravallo, ordinario di Diritto internazionale nella sede jonica.
Il Convegno, realizzato nell’ambito dei Corsi di laurea giuridici del Dipartimento Jonico ed aperto a tutta la cittadinanza, affronta una tematica di attualità e di grande delicatezza, quella della protezione di cavi e condotte sottomarine, fondamentali per interconnettere le diverse aree del pianeta, al servizio dei traffici commerciali, nonché degli indispensabili collegamenti elettronici ed energetici.
Dopo i saluti istituzionali da parte del prof. Stefano Vinci, Coordinatore dei Corsi di laurea giuridici del Dipartimento Jonico, e dell’Amm. di Squadra Vincenzo Montanaro, Comandante Interregionale Marittimo Sud della Marina Militare, sono previste le relazioni di accademici e qualificati esperti in materia, tra cui la prof.ssa Fiammetta Borgia, ordinario di Diritto internazionale nell’Università di Roma Tor Vergata, che si occuperà del regime giuridico internazionale delle infrastrutture critiche subacquee, l’Amm. Fabio Caffio, docente di Diritto internazionale del mare, che affronterà l’annosa questione della cooperazione internazionale nei mari chiusi e semichiusi, e l’ing. Giuseppe Valentino, Vice President Backbone & Infrastructure Solutions, Sparkle, che fornirà un’analisi concreta sui cavi sottomarini in fibra ottica, con una panoramica sulle infrastrutture che abilitano la nostra vita digitale. La conclusione dei lavori è affidata al prof. Andrea Cannone, già ordinario di Diritto internazionale nell’Università di Bari Aldo Moro.
Il Convegno, attraverso il dialogo tra relatori portatori di competenze ed esperienze diverse, intende confermare la centralità di Taranto e della sua Università nella riflessione attorno a uno dei temi “forti” della sua vocazione storica, consistente nel legame con il mare e nella sua proiezione verso il Mediterraneo.