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Se siete appassionati di misteri, folklore o paranormale, il suo nome vi sarà sicuramente familiare. E se non lo conoscete, è ora di rimediare. Mario Contino è una delle figure più conosciute e discusse in Italia in questi ambiti. La sua figura polarizza l’opinione pubblica, ma non lascia mai indifferenti. Ricercatore, scrittore, artista e attivista, è un personaggio poliedrico che ha saputo conquistarsi un posto di rilievo tra chi ama esplorare l’ignoto e chi lotta per il cambiamento.

Il ricercatore del mistero 

Mario Contino non è il classico ghost hunter che vedete nei film o in TV, né un influencer che fa spettacolo sui social network. È qualcosa di più. Indaga il mondo dell’ignoto con un approccio razionale, documentando fenomeni inspiegabili, leggende urbane e storie di fantasmi. La sua filosofia è chiara: niente sensazionalismi, niente verità assolute, solo ricerca seria e meticolosa.

Anzi, è proprio contro i ciarlatani che ha costruito parte della sua notorietà, denunciando apertamente chi approfitta della superstizione per ingannare le persone. Questo approccio gli ha fatto guadagnare rispetto, ma anche qualche nemico del quale lo studioso afferma di andar fiero.

Custode del folklore e delle tradizioni 

Mario Contino non si ferma al paranormale. La sua missione va ben oltre la ricerca di fenomeni inspiegabili: è un appassionato difensore delle antiche tradizioni che rischiano di essere dimenticate nel caos della modernità. Attraverso i suoi libri, che non sono auto pubblicazioni ma opere edite da case editrici riconosciute, Mario racconta storie di folklore internazionale, esplorando leggende che affondano le radici in diverse culture.

Ogni sua pubblicazione è un tentativo di preservare quel patrimonio culturale che spesso rischia di svanire nell’oblio, vittima del rapido cambiamento sociale e della globalizzazione.

Contino non si limita a scrivere, però: è attivamente coinvolto nella divulgazione di queste tradizioni attraverso eventi pubblici, fiere e convegni, dove ha l’opportunità di incontrare appassionati e studiosi del settore. Le sue conferenze e i suoi interventi sono occasioni di approfondimento, in cui Mario condivide la sua vasta conoscenza e le sue ricerche, rendendo accessibile a tutti la ricchezza delle leggende e dei miti che ha studiato per anni.

La sua partecipazione a programmi radiofonici e televisivi nazionali è altrettanto importante, portando le tradizioni dimenticate al grande pubblico e sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza di preservare il folklore e la cultura popolare.

Un altro aspetto fondamentale del suo lavoro di divulgazione sono i “tour del mistero”. Durante questi eventi, Mario guida gruppi di curiosi attraverso luoghi leggendari, dove racconta miti e leggende locali che spesso si intrecciano con la storia e le tradizioni popolari. Questi tour si rivelano vere e proprie avventure coinvolgenti, in cui il pubblico ha l’opportunità di vivere in prima persona le storie e i misteri che Mario ha approfondito nel corso degli anni.

Con il suo approccio appassionato e la sua capacità di raccontare, Mario Contino continua a portare avanti la missione di salvare le tradizioni che rischiano di scomparire, mantenendo vive le storie che definiscono la nostra cultura e la nostra identità.

Impegno sociale e artistico: Mario Contino tra attivismo, natura e arte

Oltre a essere un ricercatore, Mario Contino è un attivista impegnato con passione su temi che riguardano tutti noi. Il suo impegno non si limita solo alla ricerca e alla divulgazione del mistero, ma si estende a questioni sociali fondamentali. In primo luogo, è un convinto difensore della natura e dell’ambiente. Dai social alle iniziative locali, Mario sensibilizza costantemente sull’importanza di preservare il verde urbano. Condividendo storie, consigli pratici e messaggi ispiratori, ci ricorda quanto sia cruciale proteggere gli alberi e gli spazi naturali, che rappresentano il polmone delle nostre città e una risorsa vitale per il nostro benessere.

Allo stesso tempo, Mario non ha mai smesso di lottare per i diritti delle persone con disabilità, vivendo quotidianamente la realtà di chi affronta barriere fisiche e sociali. È un punto di riferimento per chi, come lui, si batte per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per il riconoscimento di un trattamento economico dignitoso per le persone con disabilità.

Le sue denunce sono un grido per una società più giusta e inclusiva, dove ognuno, indipendentemente dalle proprie condizioni, possa vivere con pari opportunità e dignità.

Infine, è giusto sapere che Mario è anche un artista che parla al cuore. La sua passione per l’arte si esprime attraverso la poesia e la pittura, strumenti con cui esplora e comunica emozioni profonde. Nei suoi versi, parla di introspezione, di legami con la natura e di riflessioni sull’esistenza.

Le sue parole, cariche di bellezza e di significato, toccano chiunque sia disposto ad ascoltare e riflettere.

Nella pittura, Mario cattura la bellezza e il mistero del mondo, creando opere che invitano chi le osserva a entrare in sintonia con il suo universo emotivo e creativo. Con la sua arte, riesce a comunicare un messaggio universale, dove la bellezza del mondo e la lotta per un futuro migliore si intrecciano in ogni pennellata e in ogni verso.

Una parola per raccontare un dolore immenso

Uno dei concetti più significativi introdotti da Mario Contino è il termine “Prolistrafo“, un neologismo che ha suscitato grande interesse e discussione. Sebbene non sia ancora un termine ufficialmente riconosciuto dalla lingua italiana, “Prolistrafo” sta lentamente guadagnando terreno e diffondendosi in modo naturale.

Il termine è nato dalla necessità di colmare una lacuna lessicale che Mario ha saputo cogliere con grande sensibilità: non esisteva una parola in grado di esprimere in modo completo e immediato il dolore insopportabile dei genitori che perdono un figlio. “Prolistrafo”, una fusione delle parole “proli” (prole) e “strafo” (strappare), nasce dunque come una risposta a questa mancanza, un tentativo di dare una forma verbale a un’esperienza emotiva profonda e universale, ma troppo spesso inespressa.

Nel corso del tempo, il termine ha trovato terreno fertile, soprattutto tra coloro che, nel vivere una tragedia simile, si sono sentiti sollevati nel poter finalmente identificare e dare un nome a una sofferenza così intensa e difficile da descrivere.

La diffusione di “Prolistrafo” è quindi un segno di come la lingua possa evolversi in risposta alle necessità emotive e culturali della società. Nonostante non sia ancora stato ufficialmente inserito nei dizionari, la crescente adozione del termine evidenzia la sua capacità di rispondere a una vera esigenza comunicativa, suggerendo che Contino potrebbe aver colmato una lacuna linguistica che nessuno aveva ancora percepito.

Il termine, in questo senso, sta diventando simbolo di un riconoscimento e una solidarietà per coloro che affrontano il dolore di una perdita insostenibile, parlando con parole nuove e potenti di un’esperienza che resta, purtroppo, troppo spesso taciuta.

Un personaggio che divide, ma lascia il segno

Mario Contino è così, o lo ami o lo critichi, ma di sicuro non ti lascia indifferente.

È uno di quei personaggi che si espongono, che lottano per ciò in cui credono, e che, nel farlo, suscitano discussioni. La sua fama è legata a un pubblico di nicchia, ma chi lo conosce sa che il suo lavoro va oltre le etichette.

Se amate i misteri, l’arte, o semplicemente avete voglia di scoprire una figura fuori dagli schemi, Mario Contino è un nome che vale la pena conoscere. Un uomo che vive con passione, sempre alla ricerca del senso profondo delle cose.

 

Link al blog: www.mariocontino.it