La recente Legge di Bilancio per il 2025 mira a ridefinire alcuni aspetti chiave della regolamentazione, puntando a garantire un maggior controllo fiscale e una continuità delle entrate per l’erario.

Presentata dal governo la settimana scorsa, la nuova Legge ha però suscitato solo dubbi e perplessità, soprattutto per quanto riguarda le misure di prevenzione della ludopatia. Sebbene ci si aspettasse un rafforzamento delle misure di contrasto, le modifiche apportate sembrano piuttosto allentare il controllo, creando potenziali rischi per la tutela della salute pubblica.

Nuove disposizioni sulle scommesse sportive online

Proroghe delle concessioni di gioco

La manovra include anche la proroga delle scommesse sportive e non sportive, e gestione di reti telematiche di gioco, prorogate fino al 2026, con oneri concessori annui di 9.500 euro per i punti vendita primari e 5.700 euro per quelli secondari.

Questa decisione è motivata dall’obiettivo di mantenere stabile il flusso delle entrate fiscali derivanti dal gioco pubblico e di affrontare le problematiche normative e operative che ancora ostacolano una riorganizzazione completa del settore.

Ritardi nella gara per il gioco online

Nel contesto delle concessioni di gioco online, si osservano ritardi nella pubblicazione del bando di gara. L’ADM sta attendendo un parere dalla Commissione Europea riguardo al regolamento presentato da Malta, che ha influenzato la tempistica. Il direttore dei Giochi dell’ADM, Mario Lollobrigida, ha recentemente dichiarato che il bando potrebbe essere pubblicato entro il primo trimestre del 2025.

Tuttavia, nel caso in cui i tempi si allunghino, è probabile che un emendamento alla legge di bilancio introduca una proroga tecnica delle concessioni online per i siti scommesse per evitare discontinuità nel mercato e nelle entrate erariali.

L’Osservatorio: dalla Sospensione all’Abrogazione

Uno degli aspetti più discussi riguarda l’abrogazione dell’Osservatorio per il contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo, istituito nel 2019, che fino ad ora svolgeva un ruolo cruciale nella raccolta di dati e nella formulazione di strategie per limitare la diffusione del gioco patologico. L’Osservatorio aveva il compito di monitorare le dinamiche del gioco d’azzardo in Italia, proponendo misure preventive efficaci basate su dati e analisi continue. Con la nuova Legge di Bilancio, questo organismo viene abolito e sostituito da una struttura nuova e, secondo molti esperti, meno incisiva.

Il nuovo Osservatorio sarà composto da esperti di vari ministeri, tra cui Salute, Economia e Istruzione, oltre a rappresentanti di enti locali e associazioni. Tuttavia, si tratta di un’istituzione a costo zero: il che potrebbe limitarne l’efficacia e il coinvolgimento attivo. In molti si chiedono se un simile approccio possa garantire l’impegno necessario a fronteggiare una problematica così complessa e radicata, in un contesto in cui la dipendenza da gioco è sempre più diffusa, specie tra i giovani.

Taglio al Fondo per il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP)

La manovra prevede anche la soppressione del Fondo per il Gioco d’Azzardo Patologico, istituito nel 2015, il cui scopo era finanziare interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da dipendenza da gioco. Al suo posto, verrà creato un “Fondo per le Dipendenze Patologiche” (FDP), con una dotazione annua di 44 milioni di euro, cifra considerevolmente inferiore rispetto alle risorse richieste dalle associazioni di settore. Sebbene il nuovo fondo copra una gamma più ampia di dipendenze (non solo il gioco, ma anche alcol, droghe e altre forme di dipendenza), molti temono che una tale dispersione di risorse possa indebolire gli interventi specifici per il gioco d’azzardo, già in difficoltà.

Il finanziamento verrà suddiviso tra le Regioni in base a criteri stabiliti dal Ministero della Salute, ma senza incrementi significativi, sollevando preoccupazioni sul fatto che le risorse possano risultare insufficienti per affrontare efficacemente la problematica in tutto il paese. Regioni e associazioni, infatti, lamentano che il finanziamento destinato al contrasto delle dipendenze, soprattutto quelle da gioco, non sia commisurato alla portata del fenomeno e che la mancanza di fondi rischi di aggravare ulteriormente la situazione.

Preoccupazioni delle Associazioni e degli Esperti

Le associazioni di tutela e prevenzione hanno già espresso un forte dissenso verso queste misure, sostenendo che l’abrogazione dell’Osservatorio e la sostituzione del Fondo per il Gioco d’Azzardo Patologico rappresentino un passo indietro nella lotta alle dipendenze.

Secondo Pedrizzi, ex senatore e sostenitore di misure di prevenzione più rigorose, la situazione attuale richiede una politica di prevenzione capace di intervenire direttamente e tempestivamente sulle cause della dipendenza. L’assenza di un osservatorio stabile e strutturato potrebbe, secondo lui, portare a una diminuzione dell’efficacia delle politiche pubbliche e all’aumento delle patologie correlate al gioco.

La Legge di Bilancio, anziché rafforzare le tutele, sembra offrire un’attenzione superficiale a un problema sociale in rapida crescita, rischiando di lasciare senza un supporto adeguato chi soffre di dipendenze. In assenza di un controllo rigoroso e di investimenti mirati, la dipendenza da gioco d’azzardo rischia di continuare a espandersi, con conseguenze gravi per la salute pubblica e per la società italiana.