Questo è un periodo in cui le classi politiche si trovano spesso ad affrontare la prima linea del futuro.
L’Italia di oggi scaccia i giovani studenti, le prospettive sono esigue e non convincenti. Altri paesi nel polo europeo riescono ad offrire maggiori guadagni e onorificenze, quando il nostro paese danneggia i più dotti e avvantaggia i meno, o meglio avvantaggia coloro che hanno “contatti”.
Dunque quale è la soluzione? Fuggire alla ricerca di un miglior luogo dove saturare le proprie opere umanitarie.
I medici e infermieri che dopo anni di fatiche vengono riconosciuti con indifferenza.
I governi hanno individuato il problema, cambiando il nome del Ministero dell’Istruzione a “Ministero del merito e della cultura”, eppure hanno fatto solo questo. Coloro che meritano, non vengono riconosciuti. L’illusione permane di facciata, ma internamente il governo si è spento.
Negli ultimi anni, migliaia di laureati italiani hanno lasciato il paese in cerca di migliori opportunità all’estero. Tra il 2011 e il 2020, circa 74.000 laureati hanno scelto di emigrare. Nel complesso, 239.000 giovani hanno lasciato l’Italia, mentre solo 82.000 sono tornati nello stesso periodo.
Questo esodo di talenti ha conseguenze economiche gravi: si stima che la perdita in termini di capitale umano e mancato gettito fiscale si aggiri attorno ai 25 miliardi di euro. Ogni laureato che emigra rappresenta un costo per lo Stato, che investe circa 100.000 euro per la loro formazione, a cui si aggiungono le spese delle famiglie italiane, che arrivano a 165.000 euro fino ai 25 anni.
In aggiunta, l’Italia ha una delle percentuali più basse di laureati in Europa: solo il 20% delle persone tra 25 e 64 anni possiede una laurea, contro il 40% di Francia e Spagna o il 50% dell’Irlanda. Questo rende il paese meno competitivo a livello globale, accentuando il calo demografico e la riduzione della popolazione attiva, fenomeni che colpiscono duramente soprattutto le regioni del Sud come Sicilia e Calabria.
Come si può notare è un fatto grave che grava sul futuro del bel paese, la cui risoluzione richiede impegno e capacità, che forse al momento sono assenti in questa Italia.
Kavidu Ratnayake
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