Siti web governativi e app mobili consentono ai cittadini di accedere ai servizi pubblici senza recarsi fisicamente negli uffici pubblici e contribuiscono ad accorciare le distanze anche nel raggiungimento degli obiettivi della sicurezza e della legalità.

La tecnologia abbatte le barriere fisiche e spaziali, le paure, rendendo più agevole l’interazione, l’accesso ai servizi. La prossimità digitale della Polizia di Stato riguarda l’uso delle tecnologie digitali per avvicinare gli individui e le informazioni ai servizi di pubblica sicurezza, riducendone le distanze spazio-temporali e migliorando l’accessibilità da parte dei cittadini.

Degna di nota la piattaforma fotografica digitale “Al servizio del Paese frammenti della storia italiana attraverso le immagini della Polizia”, online da febbraio dello scorso anno.

Il progetto editoriale, elaborato  dall’Ufficio comunicazione della Polizia di Stato durante la pandemia, è  stato realizzato con la collaborazione dell’agenzia giornalistica Ansa. È stato digitalizzato dapprima il patrimonio fotografico del mensile ufficiale della Polizia di Stato: la rivista PoliziaModerna.

Oltre 50mila le foto inserite, alle quali sono stati aggiunti gli scatti dell’archivio dell’Ansa, dando vita ad una piattaforma digitale nella quale, attraverso le immagini, è stato descritto il servizio della Polizia, raccontandone il lavoro del passato e del presente, nell’arco della storia della nostra Repubblica.

YouPol è una applicazione per smartphone, tablet e pc che consente una comunicazione diretta, anche anonima con le forze dell’ordine. Nata per interagire più facilmente con la Polizia di Stato, inviando segnalazioni video, audio, immagini e testi su atti di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenze domestiche, fornisce un ulteriore strumento per contrastare tali fenomeni e individuare i colpevoli dei reati.

Diversamente dal Numero Unico di Emergenza, il 112, l’app YouPol rende disponibile una ulteriore forma di contatto con la Polizia di Stato, diretta ai più giovani, in particolare ai minori, dando loro la possibilità di inviare messaggi con immagini o video, direttamente alle centrali operative delle questure. I contenuti sono trasmessi all’ufficio di Polizia in modalità geolocalizzata e consentono di conoscere in tempo reale il luogo e i dettagli delle fattispecie denunciate.

Nei primi cinque mesi del 2024 vi sono state ben 793 segnalazioni, di cui 251 dal Nord, 219 dal Centro, 172 dal Sud e 151 dalle Isole; nel 2023 ne sono arrivate ben 1616. La polizia monitora tutti i contenuti segnalati, senza trasferirli ad altri utenti e li raccoglie e conserva in una struttura informatica, archiviandoli per ciascuna Questura, presso il Centro Elaborazione Dati CED del Ministero dell’Interno.

Oltre 100.000 i download dell’app che è liberamente disponibile attraverso il Play Store di Google. Occorre avere un’età di almeno 14 anni. Per i minori di anni 14 occorre il consenso documentato da parte di un genitore o da un tutore legale. In caso di assenza di tale consenso e se accertata una età minore di anni 14, sarà revocato l’accesso all’App YouPol.

Possono essere richieste informazioni per l’identificazione del cittadino che procede alla segnalazione, oppure il fruitore può proseguire nell’accesso senza alcuna registrazione. Infatti è possibile l’uso dell’app fornendo il proprio numero di telefono, richiedendo un codice sms o senza account.

In caso di assenza dell’account non verranno richiesti i dati anagrafici ma non sarà possibile verificare lo stato di avanzamento delle segnalazioni o recuperare la cronologia delle segnalazioni inviate, qualora si passi alla modalità con registrazione o in caso di nuova installazione dell’app su altro dispositivo.

L’accesso ai dati inseriti dagli utenti sarà consentito solo ad agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza della Polizia di Stato, in quanto addetti ai servizi investigativi e dotati di specifico profilo di accesso a livello nazionale. I dati raccolti verranno distrutti dopo 5 anni dall’inserimento.

Una volta ricevuta la segnalazione, l’ufficio di Polizia  la prende in carico e un poliziotto può anche rispondere in chat per mezzo dell’app. L’App è completamente gratuita.

La segnalazione contribuisce a proteggere la vittima ma anche la comunità, li dove si riesca a prevenire ulteriori crimini del colpevole. Sicuramente la vittima potrà ottenere giustizia, inoltre dobbiamo osservare che la consapevolezza che i reati siano segnalati può essere un deterrente per i potenziali criminali, mantenendo più ordine e  legalità in una società.