Lo ricordano, ad un anno dalla scomparsa, in un video pubblicato sul sito Anci per la rubrica “Accadde in città”
“Un giorno, in una striscia di Bobo, fece rifermento alle mie canzoni, ai giovani che, con un mio concerto, si sarebbero avvicinati alla politica. Da allora iniziammo a scriverci e a frequentarci. E’ stato un grande fumettista, e per me un grande e inseparabile amico”, Ad un anno dalla comparsa, è il ricordo di Sergio Staino da parte di Francesco Guccini, in un video della rubrica “Accadde in città” sul sito dell’Anci.
“E’ stato un ineguagliabile disegnatore, pieno di senso dello humour, di tipico spirito toscano. Ci siamo conosciuti, anzi, quasi inseguiti. Eravamo coetanei, lui era nato l’8 giugno 1940, quindi ancora in tempo di pace, io il 14 giugno 1940, l’Italia era entrata in guerra. Scherzavamo molto su questa coincidenza prendendoci in giro, io ero più giovane di lui di sei giorni”.
“Sergio Staino, artista eclettico tra satira e creatività. Il signore di Scandicci, per noi un padre maestro di vita e di politica”, evidenzia Claudia Sereni, sindaco di Scandicci, città in cui viveva e in cui aveva ricoperto il ruolo di Presidente dell’istituzione Scandicci Cultura, dalla sua fondazione fino alla prima metà degli anni Duemila.
Quella di Staino “una libertà intellettuale e di espressione, ogni nostra azione deve essere mossa dalla volontà di unire e costruire, mai di dividere e distruggere”. E il sindaco aggiunge “ha portato Scandicci nel mondo e il mondo a Scandicci, non come un personaggio pubblico, ma come uno di noi che amava profondamente e in maniera autentica la sua città. Scandicci gli ha dedicato un luogo permanente, un archivio digitale e moderno che potrà parlare alle nuove generazioni, a quei giovani – conclude – che Sergio amava tanto”.