Perfetto connubio tra tradizione e innovazione, naturale porta d’accesso al Mediterraneo, la Puglia è modello di sviluppo tecnologico.

Da sempre una delle regioni più competitive e sviluppate del Mezzogiorno, anche grazie alle potenzialità derivanti dalla sua posizione geografica centrale nel Mediterraneo, la Puglia è riuscita a coniugare le proprie tradizioni, la propria storia e le vocazioni produttive con innovazione tecnologia. 

Risultata la Regione italiana più dinamica del periodo 2019-2023 (+6,1% la crescita del PIL), nel 2024 la Puglia subisce tuttavia il contraccolpo delle difficoltà del contesto: negativa è infatti la view degli imprenditori locali che prospettano per l’anno in corso uno scenario macroeconomico meno favorevole rispetto allo scorso anno (lo sarà per il 30% delle aziende intervistate vs 16% più favorevole), a causa in primis delle ripercussioni dei tagli alle agevolazioni fiscali e agli incentivi. 

Ne deriva una previsione di fatturato 2024 delle Pmi locali in calo rispetto al 2023 (-1,5% vs -0,8% a totale Italia), condizionata in particolare dai costi di produzione, dalle materie prime al personale, la cui consistenza è prevista in diminuzione in una Pmi su 5 (in due restanti terzi è data stabile).

 Apportano viceversa un contributo positivo all’evoluzione dei ricavi la competitività di prodotto e la tecnologia: consapevoli che questi ultimi due fattori costituiscono un volano per la crescita, nonostante la previsione di ricavi in calo gli imprenditori locali non fermano gli investimenti: 2 imprenditori su 10 prevedono di aumentarli, sia nel 2024 sia nel 2025, mentre altri 6 li manterranno costanti.

La resilienza delle Pmi locali passa soprattutto attraverso interventi in sostenibilità innovazioni di processo, la cui penetrazione risulta più elevata di quella nazionale (nel caso delle innovazioni in sostenibilità il vantaggio è di ben 9 p.p. sulla media nazionale).

Favorite dalla posizione geografica della Regione, considerata naturale porta d’accesso al Mediterraneo, metà delle Pmi pugliesi esportano: per queste, dal mercato estero deriva il 40% del fatturato (quota prevista in aumento da un’azienda esportatrice su cinque). 

ALTRI PUNTI DEL MARKET WATCH DI BANCA IFIS PER INNOVATION DAYS DEL SOLE 24 ORE:

  • La view degli imprenditori pugliesi sul contesto macroeconomico è meno favorevole dello scorso anno. Il fatturato 2024 è visto in calo rispetto al 2023 (-1,5%). Ciò non “ferma” tuttavia gli investimenti: 2 imprenditori pugliesi su 10 prevedono di aumentarli, sia nel 2024 sia nel 2025, mentre altri 6 li manterranno costanti;
  • La quota degli imprenditori locali che seleziona solo fornitori «sostenibili» è passata in un solo anno dal 13% al 22% (versus il 20% a totale Italia);
  • A livello di innovazione, la Puglia è oggi modello di sviluppo tecnologico e terreno fertile per le società di consulenza, anche grazie a mirate politiche regionali di attrazione degli investimenti e a poli di eccellenza universitaria;
  • Tra i diversi settori produttivi dell’economia locale si evidenzia anche in Puglia l’ottima performance della Chimica & farmaceutica, a conferma di un importante trend già rilevato in altre Regioni italiane. Il settore si distingue non solo per la più alta stima di crescita di fatturato nel 2024 (+1,7%) ma anche per la buona situazione della liquidità aziendale, il previsto incremento occupazionale e la propensione all’innovazione. Sul versante opposto, negativo il quadro prospettato per i comparti Costruzioni, Automotive e Moda

fonte Il Sole 24 Ore