Nino Sangerardi

La proposta di messa in opera di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti è stata formulata dal  deputato Piero De Luca(Pd).

Si rileva che la questione dei diritti dei consumatori e degli utenti è sempre più importante perché costituisce parte integrante di una cittadinanza attiva nel rapporto con i servizi pubblici,  e visto che crea notevoli conseguenze per quanto riguarda la salvaguardia economica, l’integrità e la salute delle persone nel  rapporto con il mercato.

“Riprendendo l’iniziativa e il lavoro—scrive l’on.De Luca—svolto dalla Commissione d’inchiesta istituita nel corso della passata legislatura, si propone l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta su tale materia, e la finalità principale di questa Commissione è quella di acquisire dati e informazioni che potranno costituire la base di futuri interventi legislativi o di indirizzo”.

In particolare si prevede che la Commissione indaghi “ sulle forme principali e più ricorrenti di pratiche vessatorie e di comportamenti scorretti in danno dei consumatori e degli utenti”, e verifichi l’efficacia degli strumenti di difesa e dell’attività svolta dai soggetti associativi operanti nel settore consumistico di livello nazionale e locale.

Ulteriore obiettivo che si intende perseguire, tramite mansioni della Commissione d’inchiesta, è una più ampia diffusione della conoscenza,  tra consumatori e utenti, degli istituti e delle norme esistenti a loro protezione, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza dei loro diritti e degli strumenti a loro disposizione per prevenire o porre fine agli abusi.

Tra l’altro,  la Commissione ha il compito  di indagine sulle forme più ricorrenti di truffe o pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori e degli utenti nella fornitura di beni e servizi,  clausole vessatorie nei contratti, utilizzo improprio di dati personali da parte di piattaforme  commerciali elettroniche, la pubblicità ingannevole e altri fenomeni assimilabili.

La Commissione è composta da venti deputati nominati dal Presidente della Camera dei deputati,  in proporzione al numero dei componenti dei Gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ogni Gruppo.

Il Comitato procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’Autorità giudiziaria.

Le spese per il funzionamento della Commissione parlamentare sono stabilite nel limite massimo di 50 mila euro annui, e sono poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.