Congresso dell’Associazione Medici Cattolici Italiani: Filippo Maria Boscia, dopo 12 anni di servizio da Presidente AMCI, consegna il Testimone a Stefano Ojetti.

di Antonino Giannone

“Far parte dell’Associazione medici cattolici italiani (AMCI) ha sempre significato, e spero che significherà nel futuro essere volti di amicizia nel Vangelo, difendendo i temi della vita, sostenendo le solitudini, le povertà, gli anziani, i malati cronici, lavorando tantissimo per una umanizzazione della medicina e lottando contro le diseguaglianze” 

Con queste parole mi piace riassumere i diversi interventi che ha fatto il presidente Filippo Maria Boscia durante il XXVIII° Congresso nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) che si è svolto ad Ascoli Piceno dal 4 al 6 u.s. con il titolo “Maestri di umanità: i medici di fronte alle sfide contemporanee”

Dopo tre mandati, l’Amico Filippo Boscia ha lasciato l’incarico al termine dei tre giorni di lavoro.

Sono stati trattati numerosi argomenti: le violazioni dei diritti umani, il rapporto medico-paziente, l’organizzazione sanitaria in Italia, la medicina ipertecnologica, le esperienze dell’associazionismo.

Tutti ambiti in cui il Medico dell’AMCI può offrire uno sguardo originale e ispirato ai valori cristiani come puntualizza Boscia: «L’AMCI si propone come aggregazione laicale ecclesiale, non un Sindacato. È una forma di testimonianza professionale quanto mai necessaria in questo momento in cui la semantica della sanità è cambiata».

I Temi del Congresso AMCI

Unitamente ad illustri Professori, Relatori e Relatrici, laici e religiosi: Paola Binetti (Violenze e genere), Don Maurizio Patriciello (Periferie esistenziali: per una reciprocità della non violenza), Don Aldo Buonaiuto (Fragilità, schiavitù e tratta degli adolescenti e delle donne), Pierluca Massaro (Nuove violenze e discriminazioni: Bullismo e Cyberbullismo), Filippo Maria Boscia (Il difficile ascolto del silenzio e la luce della cura), Mons. Massimo Angelelli (Responsabilità del medico e dei professionisti sanitari e aspetti pastorali dell’assistenza), Alfredo Anzani (Nuovi modelli nelle azioni di cura: coniugare alta tecnologia ed etica delle relazioni in sanità), Benedetta Giovanela (La Intelligenza Artificiale: Opportunità e Rischi), Alessandro Perin (Bios e technè nelle neuroscienze: l’impossibile reso possibile), Gaetano Scamarcio (Nanotecnologie e superfici biofunzionalizzate per la diagnostica medica),  Massimo Libra (Epigenetica dei tumori), Alessandra Fierabracci (Immunonanotecnologie: nuovi orizzonti nelle malattie del sistema immunitario), sono stato anch’Io invitato a fornire un contributo su Violenze digitali,  Intelligenza Artificiale ed Etica.

S.Em.za il Card. Edoardo Menichelli, Assistente ecclesiastico, ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica prima dell’Inaugurazione invitando i Congressisti a mantenere alto l’impegno di Testimonianza di Medici cristiani in una Società che sta perdendo il senso delle sue radici Umane e i Valori cristiani.

Il bilancio di 12 anni di Presidenza dell’AMCI di Filippo Boscia

Da cinquant’anni Boscia fa il Medico, il Ginecologo e Chirurgo a Bari e in Italia, ha assistito 40mila Donne nel partorire la loro creatura. Riportiamo questa sua riflessione di Ginecologo: “Ho assistito a una incredibile trasformazione sia delle abitudini sessuali sia delle mutazioni tecnologiche. Siamo passati da un nascere che era radicato nella naturalità della procreazione a un ampio catalogo di tecniche che rendono possibile l’impossibile. Si è passati da una procreazione umana a una riproduzione, come se fosse una fotocopia, e oggi si parla di produzione dell’umano, un mutamento pauroso e preoccupante”. 

Nell’AMCI, alcuni decenni fa, Boscia è stato a lungo Consigliere nazionale, poi vicepresidente per il Sud, poi vicario per un quadriennio e infine presidente dal 2013; ha ringraziato l’AMCI che lo ha aiutato moltissimo nella sua professione, in questo lungo periodo di grandi cambiamenti sociali, che hanno investito anche la Sanità: dalla legge 833 del 1978, che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, ai problemi causati alla società dalla legge sul divorzio e da quella sull’aborto; la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, la legge 38 del 2010 sulle cure palliative o la legge 219 sul consenso informato, che ha stabilito che la relazione è spazio di cura, cosa che i Medici Cattolici sapevano già.

Un altro messaggio del Presidente uscente Filippo Boscia: “Ho voluto irrobustire la struttura dell’Amci attraverso la regionalizzazione e la diocesanità. Ci basiamo solo sulle nostre forze, non abbiamo finanziamenti da case farmaceutiche: sarebbe utile che confluissero nell’AMCI tutte le numerose realtà di gruppi di impegno ecclesiale in sanità, per uno slancio unitario che renda più efficace la nostra azione quando ci confrontiamo con il mondo politico”.

Non è possibile in un articolo divulgativo riportare i contenuti delle numerose Relazioni i cui Titoli ho soprariportato; sono state Lezioni Magistrali e Testimonianze di Vita straordinaria, ispirate dall’Umanesimo e dalla Fede Cristiana.

Don Aldo Buonaiuto e Don Maurizio Patriciello, con i loro racconti di situazioni di violenza, sfruttamento dei più fragili, davvero estremamente disumane, hanno suscitato forti emozioni. Hanno ricevuto l’applauso unanime di tutti i Congressisti in piedi. È stato a mio avviso il momento più emozionante ed altamente etico del Congresso!.

In conclusione, che AMCI lascia il presidente Boscia?

In tutti gli interventi dei Relatori, ho avvertito la presenza dei riferimenti al loro Dna di Medici Cattolici: la tutela della vita, la preoccupazione alle disuguaglianze e alle discriminazioni, per combatterle; le riflessioni al rapporto tra Fede e Cultura, tra Cristianesimo e Modernità. Personalmente, non da Medico, ma da Manager che ha frequentato a lungo i Medici da Direttore Generale di Aziende Sanitarie Pubbliche e Private e ha contribuito da Ingegnere a realizzare nel duemila alcuni Progetti di Telemedicina in Italia, in particolare il primo Ambulatorio Cardiologico Telematico all’Ospedale Luigi Sacco di Milano grazie all’investimento di Agilent Technologies/ Welett Packard , ho avvertito un pathos e un’amalgama in tutti i Medici intervenuti: il Valore della Missione del Medico Cattolico che riassumo nelle parole di Filippo Boscia: AMCI ha sempre alzato la voce contro la guerra, ha lavorato sempre per un Mediterraneo di Pace e si è spesa per l’esistenza di ogni persona, riflettendo sull’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco…”

Infatti, va ricordato a tutti, che AMCI ha sostenuto la missionarietà non solo in Patria, ma anche lontano in altri Paesi ad esempio nella diocesi di Butembo Beni (Congo), in diverse nazioni africane, costruendo ospedali, scuole, pozzi e acquedotti.

Cosi conclude Boscia: “L’AMCI si ispira al personalismo cristiano e vuole articolare fede, ragione, scienza in una alleanza globale per la vita e la pace del mondo. Con coraggio, anche se con fatica, dopo 80 anni questa è un’associazione ancora giovane, con il fascino e la validità di una insostituibile aggregazione laicale”.

Con questa solida base culturale ed etica di riferimento ha già operato, in numerosi anni, il Prof. Stefano Ojetti di Ascoli Piceno, come Segretario Generale, a fianco di Filippo Boscia; il Congresso dell’AMCI lo ha eletto Presidente per il prossimo triennio.

Vice Presidente, è stato eletto, il Dr. Antonio Falcone, cardiologo e angiologo di Nola che è anche il Coordinatore del Movimento Cristiani In Cammino.

Esprimo le più vive congratulazioni personali e di Antonio Peragine, Direttore di A.N.I.M., agli Amici Stefano Ojetti e Antonio Falcone per contribuire con l’AMCI al miglioramento dell’Assistenza Sanitaria, continuando a consolidare, nella società digitale e virtuale, il rapporto umano Medico/Paziente ispirato ai principi dell’umanesimo cristiano.

Concludo con le parole del Prof. Filippo Boscia, da ieri, Past President di AMCI, rivolgendosi ai suoi colleghi Medici: Da “maestri di umanità” non dobbiamo perseguire solo l’eccellenza delle prestazioni professionali ma essere più vicini al paziente. 

Antonino Giannone

-Presidente Umanesimo ed Etica per La Società Digitale (www.umanesimodigitale.eu)

Socio Onorario dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria. – Editorialista A.N.I.M.