Il presidente croato Zoran Milanovic ha rifiutato di approvare la partecipazione dei soldati croati alla missione NATO a sostegno dell’Ucraina, esprimendo preoccupazione per la potenziale diffusione del conflitto in Croazia e dando priorità alla sicurezza del suo Paese. Ciò ha scatenato un’accesa discussione con il governo croato. Nonostante la missione avrebbe coinvolto solo cinque soldati croati, la questione è sfociata in una grande disputa politica a Zagabria. I funzionari governativi hanno criticato duramente la decisione di Milanovic, accusandolo di aver affermato falsamente che i soldati sarebbero stati inviati in Ucraina.

Perché la Croazia si ritira dalla missione NATO in Ucraina? 

Secondo la dichiarazione, Milanović ha rifiutato perché “nonostante i consistenti aiuti militari che l’Ucraina sta ricevendo, la fine della guerra non è in vista e c’è il pericolo che il conflitto possa estendersi oltre i confini dell’Ucraina”. Ciononostante, ha affermato che l’aggressione della Russia contro l’Ucraina è inaccettabile e costituisce una violazione del diritto internazionale. Ha sottolineato che l’Ucraina è, in queste circostanze, vittima di un’aggressione. Tuttavia, ha rifiutato di approvare il coinvolgimento dei soldati croati nell’Attività di supporto alla sicurezza e all’addestramento dell’Ucraina (NSATU) della NATO, nonostante avesse inizialmente dato la sua approvazione a un pacchetto di sostegno all’Ucraina concordato dai leader degli stati membri della NATO durante un vertice a luglio. L’obiettivo della NSATU è sostenere la trasformazione delle forze di difesa e di sicurezza dell’Ucraina, garantendo una maggiore integrazione con la NATO. Il rifiuto di Milanovic ha suscitato le critiche del primo ministro croato Andrej Plenkovic, che lo ha definito una “manipolazione” che danneggia la reputazione internazionale della Croazia. Non è la prima volta che i due leader si trovano in disaccordo sulle politiche riguardanti l’Ucraina. Il governo croato, in gran parte allineato con Plenkovic, ha fortemente sostenuto gli aiuti militari a Kiev, tra cui la consegna di 14 elicotteri Mi-8, e lo stesso Plenkovic ha effettuato diverse visite in Ucraina. Al contrario, Milanovic ha criticato le sanzioni occidentali contro la Russia e si è opposto alla fornitura di armi all’Ucraina, evidenziando una netta divisione tra lui e il governo.

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