Lui, Simon Goldstein, sociologo cileno. Lei, Anna Condorelli, psicologa. Rispettivamente compagni di vita nonché ricercatori di spessore nella “conoscenza di se stessi” e del diritto alla Sostenibilità Emozionale negli anni ha trovato supporto di notevole interesse nel campo medico.

Simon Glodstein, cosa intende per Sostenibilità Emozionale.

“La Sostenibilità Emozionale è la capacità di relazionarsi con sé stessi e con gli altri, in cui prevale l’attenzione verso la consapevolezza di quali emozioni sono disponibili o presenti, adatte a mantenere rispetto di sé, integrità psico-fisica e le buone relazioni empatiche”.

E’ giusto dire che di pende tutto dallo stato d’animo di ogni individuo?

“Le emozioni corrispondono ad un insieme di interazioni di fattori soggettivi e contestuali, mediate dai sistemi neurali e ormonali, che può suscitare esperienze affettive di piacere e dispiacere, generare valutazioni cognitive rilevanti, attirare adattamenti fisiologici diffusi, condurre a un comportamento che può essere espressivo o tacito”.

E’ giusto dire che occorre assicurare e promuovere condizioni sostenibili per la salvaguardia delle popolazioni del pianeta?

“Rispetto alla cultura orientale, dove sono fatte oggetto di maggiore considerazione, in quella occidentale le emozioni godono generalmente di fama negativa, essendo per lo più considerate in antitesi alla ragione, e più precisamente fattori che comportano una distorsione della razionalità, incidendo negativamente sulla decisioni. Pertanto, sono distinte e talvolta contrapposte ai sentimenti, parola con cui vengono di solito designati stati d’animo più durevoli nel tempo, riflessivi e come tali maggiormente espressivi della realtà personale”.

Dunque, le emozioni positive favoriscono la cooperazione, alla base di qualunque miglioramento ed i progressi umani, sociali, ambientali ma anche economici sono fortemente debitori di emozioni positive. Sostanzialmente dipendono dalla competenza emozionale delle persone. L’economista sociologo e attivista Jeremy Rifkin, sostiene che l’empatia si è rivelata un vantaggio evolutivo per l’uomo, traducendosi in un portentoso ingrediente di sviluppo.

“Oggi la scienza offe numerosi argomenti – commenta la psicologa Anna Condorelli – per scardinare tali pregiudizi e costruire una base di discussione comune alle diverse culture, occidentale e orientale. E’ stato provato che le aree del cervello preposte prevalentemente alle reazioni emotive e quelle in prevalenza preposte alla riflessione interagiscono continuamente e in misura tendenzialmente eguale, consentendoci di assumere le piccole e grandi decisioni della nostra vita nel modo più funzionale possibile”.

Anna Condorelli psicologa – Sostenibilità Emozionale

Secondo i ricercatori, la Sostenibilità Emozionale dovrebbe essere considerata al pari dell’esercizio fisico e entrare nella mentalità delle persone. Tutte le imprese dovrebbero sapere che la Soste3nibilità Emozionale aumenta la produttività e la qualità del lavoro. Anche le famiglie dovrebbero sapere che la Sostenibilità Emozionale rafforza le relazioni, riduce i conflitti e migliora la salute.

 

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