Di Mimmo Lastella
Carissimi lettori, carissime lettrici
Premesso che la sanità privata in Italia, svolge un ruolo di supporto alla sanità pubblica, ponendo rimedio alle sue falle, dovute ad una cattiva gestione della stessa, secondo il principio della sussidiarietà e della libera scelta del cittadino utente “dico utente e non cliente come la dura legge del mercato vuole che si chiamino i cittadini che usufruiscono dei vari servizi pubblici, pubblici rimasti solo sulla carta; visto che i vari governi, sia di sinistra fuxia, sia di destra bluette, hanno consegnato nelle mani del capitalismo dominante, osservando cieca obbedienza al nuovo ordine mondiale precostituito.
Ora, considerazioni ideologiche a parte, la sanità privata, come del resto tutti i comparti lavorativi, è composta da lavoratori e lavoratrici che quotidianamente, si prodigano per assicurare un servizio efficiente ed efficace all’utenza pagante, sia direttamente, sia attraverso la fiscalità generale, lavoratori e lavoratrici, che da ormai un decennio e passa, aspettano il rinnovo del loro contratto collettivo nazionale di lavoro, CCNL che pare, sia caduto nel dimenticatoio della parte datoriale, abbarbicata alla ricerca spasmodica del profitto, aggrappata alla mammella pubblica.
A tal proposito, ritengo sacrosanto e Legittimo lo sciopero nazionale indetto per domani 23 settembre dalle organizzazioni sindacali di categoria, onde rivendicare il giusto compenso a quei lavoratori e quelle lavoratrici che vanno dal personale medico, infermieristico, passando per ausiliari, impiegati e centralinisti che “ribadisco”, assicurano la corretta funzionalità delle strutture ospedaliere, superando se stessi, espletando turni massacranti per colpa di una classe padronale poco avvezza ad un piano di assunzioni serio che garantisca il regolare turn over e ricambio generazionale.
“scrittore e blogger”