© foto di SSC Bari
Nella cornice dello stadio “Stirpe”, il Bari ha inflitto una netta sconfitta al Frosinone, battendo i padroni di casa con un convincente 3-0. Una vittoria che non solo regala tre punti preziosi, ma segna anche un momento di ripresa dopo le difficoltà iniziali della stagione.
Il Frosinone si presentava all’incontro in crisi profonda: senza vittorie e con sei titolari infortunati, la squadra ciociara era reduce da un pesante poker subito a Brescia e si trovava penultima in classifica, ma in realtà ultima dopo gli anticipi. In un contesto così sfavorevole, il Bari, forte del morale rinvigorito dalla vittoria contro il Mantova, sembrava avere tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di “crocerossina” per una squadra in crisi. Ma, contrariamente a quanto ci si aspettava, il Bari si è presentato in campo con una determinazione e un dominio che hanno lasciato poco spazio agli avversari.
Nel primo tempo, il Bari ha imposto il proprio gioco, mantenendo un predominio nel possesso palla. Tuttavia, le occasioni da rete sono arrivate solo a sprazzi, con un tiro di Oliveri e un’altra conclusione di Novakovich che non hanno impensierito Sorrentino. La prima vera opportunità per il Frosinone si è materializzata in un contropiede con Partipilo, ma il suo tiro è stato prontamente bloccato da Radunovic.
La partita è cambiata nel secondo tempo. Dopo un avvio che sembrava promettere una reazione da parte del Frosinone, il Bari ha colpito con un bel dialogo tra Maita e Oliveri, che ha portato al raddoppio con un gol di Dorval. La sostituzione di Partipilo, ex di turno, ha ulteriormente alleggerito la pressione sui biancorossi, mentre Favilli, all’esordio, ha chiuso i conti con un gol che ha confermato il dominio del Bari.
Con un gioco organizzato e una solidità difensiva, il Bari ha mostrato un’identità chiara e una mentalità vincente, tanto da far sembrare il Frosinone incapace di dare una svolta.
Il Bari ha saputo gestire la partita con calma, senza mai scomporsi, mentre il Frosinone annaspava. Pissardo, subentrato a Radunovic, ha messo in mostra le sue qualità confermando la sua assoluta affidabilità dimostrata nel finale dello scorso campionato, negando diverse conclusioni avversarie, mentre le occasioni per il Bari continuavano a susseguirsi.
È evidente che il lavoro di Longo sta cominciando a dare i suoi frutti. La squadra è sembrata più unita e in grado di esprimere un gioco piacevole, capace di sacrificarsi e di gestire il risultato. Fallimenti passati sembrano un lontano ricordo, e l’entusiasmo intorno al club è palpabile. Falletti, il poeta della gara, ha incantato il pubblico con i suoi passaggi, mostrando che finalmente il Bari è pericoloso anche sulle palle inattive.
La vittoria non è solo un successo nel punteggio, ma un passo verso un futuro che si preannuncia promettente. Il Bari ha dimostrato di poter tornare a comandare il gioco in trasferta, un’abilità che i tifosi non vedevano dai tempi di Ventura e Conte.
Nonostante la buona prestazione, è fondamentale mantenere un equilibrio. Niente trionfalismi o illusioni; il cammino è lungo e le insidie sono sempre in agguato. Tuttavia, le aspettative ora sono giustamente indirizzate verso un futuro di speranza e ottimismo, una luce in fondo al tunnel che il Bari ha finalmente cominciato a intravedere.
Massimo Longo