Lo stile di vita si conferma decisivo anche per la prevenzione della malattia di Alzheimer in gemelli con lo stesso DNA
Una scoperta fondamentale per la conoscenza e la ricerca di una cura per la malattia di Alzheimer, quella fatta dai ricercatori del Columbia University Medical Center utilizzando una risonanza magnetica funzionale per immagini mappando i difetti metabolici nel cervello. E’ noto da anni che l’Alzheimer ha inizio in una regione del cervello nota come corteccia entorinale e poi si diffonde direttamente ad altre aree della corteccia cerebrale , in particolare la corteccia parietale, una regione del cervello coinvolta in varie funzioni, tra cui l’orientamento spaziale e la localizzazione. I ricercatori sospettano che la diffusione dell’Alzheimer sia ”funzionale«, ossia compromettendo la funzione dei neuroni dell’area originaria per poi compromette l’integrità dei neuroni nelle aree adiacenti.
Dei 96 pazienti partecipanti allo studio solo 12 hanno sviluppato la malattia di Alzheimer conclamata nei tre anni di osservazione, tra gli autori dello studio il dott.Small,che commentando i risultati ricorda come negli anni ’90, mentre studiando pazienti affetti da questa malattia, si è imbattuto in una coppia di gemelli identici dallo stesso corredo genetico. «Uno aveva l’Alzheimer, l’altro no», racconta. «Ed è stato abbastanza sorprendente accorgersi come il gemello che ha sviluppato la malattia avesse uno stile di vita drasticamente diverso (fumo, alcol, una dieta malsana e insonnia) rispetto a quello che è stato risparmiato dalla malattia».