di Antonio Simondi
Nei mesi e soprattutto nei giorni scorsi si è aperta una polemica che stanno culminando anche in risvolti politici con critiche dei partiti di opposizione verso il governo, la presidente Meloni e verso il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, al centro delle polemiche la figura dell’influencer Rosaria Boccia che secondo i giornali e le voci di palazzo aveva il ruolo di “consigliera” del ministro, partecipando a riunioni per l’organizzazione del G7 della cultura o eventi del Ministero della Cultura.
Nelle ultime ore la Meloni e Sangiuliano hanno negato le accuse mosse dall’opposizione e dai giornali aanche quelli vicini al governo, ma l’influencee Boccia nelle ultime ore attraverso i social ha postato documenti del G7 dichiarando che non ha mai pagato nulla. Dunque tra le tante polemiche politiche che ci possono stare e anche di errori di risposta su fatti storici, tutti facciamo errori o gaffe, mi permetto di prendere le difese del ministro Sangiuliano per il suo lavoro e impegno nel promuovere la cultura e le infinite bellezze dell’Italia promuovendo l’arte, la storia in Italia e all’estero attraverso mostre d’arte, di autori quali Tolkien, il sostegno alla via Appia inserita nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, la nuove scoperte del Parco Archeologico di Pompei e il treno Roma-Pompei.
Parlando di tristi avvenimenti che devono essere ricordati e mai dimenticati, Sangiuliano ha inaugurato insieme alla senatrice Liliana Segre a Roma il binario della memoria per ricordare la tragedia della Shoah e il male nazista che sterminò milioni di donne, uomini e bambini, così come l’inaugurazione del treno del ricordo partito da Trieste e arrivato a Taranto per tenere viva la tragedia delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata massacri di innocenti ordinati dall’ex presidente comunista della Jugoslavia Tito. Ricordo della memoria storica, dell’arte, mostre che hanno varie tematiche, valorizzazione di monumenti e palazzi storici l’attività di ministro da parte di Sangiuliano non è da criticare, il problema dell’Italia sono le polemiche, si critica per il piacere di criticare e attaccare, senza polemiche non si ha argomenti su cui discutere, l’unica che si salva è la bellezza della cultura e della conoscenza che rimangono limpidi e luminosi.