All’emozionante rullio dei tamburi, il castello svevo di Gravina in Puglia, appollaiato su un colle che domina la città e il grande canyon, si è illuminato di una sfavillante scenografia degna di un colossal.
Il Service di Filippo Tenerelli ha incantato il pubblico che si è visto proiettato in un “flash” nella magica atmosfera medievale.
Il programma riportato nella brochure dal Centro Studi e ricerca “Nundinae” è stato un ottimo biglietto da visita con la sua elegante veste grafica dove sono stati condensati gli elementi più importanti della “XXII edizione” col suo marchio di qualità “Città della rievocazione storica” e una splendida immagine di una ragazza locale ad impersonare il volto della regina Maria d’Ungheria, moglie di re Carlo II d’Angiò.
Il ricco programma entrerà nel vivo con una serie di eventi nei giorni di venerdì, sabato e domenica 20-21-22 settembre 2024.
Sullo sfondo dell’imponente struttura medievale, la giornalista Giuliana Vendola ha presentato i relatori; il prof. Filippo Tarantini, presidente della Fondazione Pomarici Santomasi, ha dichiarato che a partire da adesso in poi il maniero sarà a disposizione della città per tutti gli eventi che potranno essere calendarizzati.
La dott.ssa Filomena Ventura, studiosa di storia medievale, nella sua dotta “lectio magistralis” ha parlato del viaggio nel tempo nelle terre federiciane ed angioine; tema richiamato dal regolamento dell’Associazione “Nundinae”, in cui gli elementi fondanti sono la rievocazione storica dell’imperatore Federico II di Svevia con l’edificazione del maniero voluto da lui come da documento del 1224 e l’attestazione della sua presenza a Gravina nel 1227.
Dopo la morte dell’imperatore svevo subentrò la dinastia angioina; in questa circostanza il feudo gravinese nel 1289 dichiarò la sua sudditanza a re Carlo II d’Angiò.
Quest’anno il viaggio viene riproposto in occasione del 700esimo anniversario della morte di Marco Polo avvenuta l’8 gennaio 1324., all’età di quasi 70 anni. L’accostamento della figura di Marco Polo a quella di Federico II è dovuto all’interesse alla cultura, alla multietnicità.
Entrambi sono stati precursori dell’apertura mentale verso nuovi mondi e culture diverse. Tema di quest’anno è appunto omaggio a Marco Polo con “l’oriente visto dall’occidente”.
Grazie a questo personaggio storico, appartenente al patriziato veneziano, senza titolo nobiliare, si aprirono le porte di quel seducente mondo orientale, tanto da diventare consigliere per oltre 17 anni alla corte di un sultano. Fu viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante italiano.
Dopo ventiquattro anni dalla partenza, il 9 novembre 1295 Marco Polo fece ritorno a Venezia. In prigione, a seguito della battaglia di Curzola, conobbe Rustichello da Pisa, a cui raccontò la sua storia; dopo la loro liberazione questi scrisse un libro contenente memorie e informazioni del viaggio: Il Milione.
La dott.ssa Rosa Buonamassa, vice presidente di “Nundinae” ha annunciato l’evento di “Historia” che si svolgerà nei giorni successivi con la partecipazione dei bambini delle scuole elementari, seguita dalla parata multiepica, dallo spettacolo di falconeria, animazioni in altri quartieri della città, area food per gustare i piatti tipici dell’arte culinaria del territorio, e la riproposizione del “pancotto Historia” con la partecipazione dei ristoranti locali; infine spettacoli di corte, cerimoniale federiciano; click fotografici nei luoghi più suggestivi della città con i figuranti. Insomma un programma ricchissimo di eventi.
Hanno concluso il fondatore del Centro Ricerche Nundinae Lello Ceci, che ha raccontato in breve le tappe di questi di 22 anni di sodalizio dell’associazione con i suoi volontari; la presidente Mariella Casella e infine la dott.ssa Marienza Schinco Assessore alle attività produttive, marketing e turismo, la quale nel portare i saluti del sindaco dr. Fedele Lagreca e di tutta l’amministrazione in carica ha dichiarato che “oggi ci siamo, vi sosteniamo e vi supporteremo in tutte le vostre manifestazioni; in questo viaggio in comune dobbiamo parlare di identità territoriale; e Gravina ne ha tanta”.