Trovarsi all’interno di uragano nel mare e riuscire a raccontarlo.
Il personaggio che racconta la sua storia, ha i capelli bianchi per lo spavento, e prova a raccontarlo ad alcune persone che sta guidando in montagna.
Dalla sommità gli è più facile descrivere il meraviglioso e inquietante sconvolgimento della natura, raccontando con un dettaglio incredibile che solo un grande scrittore riesce a fare.
Gli uragani fanno parte della cronaca, oggi li sentiamo definire con nomi di donna, per distinguerli l’uno dall’altro. Sono anche aumentati nel numero, per via delle mutazioni climatiche.
Ma nel racconto di Poe, scritto nel 1841, tratta una storia del 1624, quando sui fenomeni della natura pescatori e uomini di mare costruivano leggende, come quella del Maelstrom che è questo Numero Uno degli uragani.
Un racconto che si legge d’uno fiato per gli amanti della natura e delle sue manifestazioni.
Con spirito kantiano il protagonista dell’avventura, riesce a superare l’orrore, quando si pone con rassegnazione ad affidarsi alla manifestazione divina nella natura.
E questo lo salva perché fa la cosa più giusta nel momento più difficile.
Io l’ho letto leggetelo voi
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