II Tango argentino ha le origini nel mare, è la versione poetica e illustrata di Fedele Eugenio Boffoli, esplicata nelle sua pubblicazione omonima (Ed. Anforah: 2006, 2013, 2024) che, non accontentandosi della versione più stereotipata delle sue origini, cioè che lo vede già adulto, a fine Ottocento, nei sobborghi di Buenos Aires e Montevideo, ne indaga il contesto effettivo della sua nascita; sono infatti i lunghi “viaggi della speranza” (di un mese e più) che “catalizzano” l’incontro eterogeno degli emigranti europei (in maggioranza italiani) alla volta della “Terra promessa”(Argentina, Uruguay, ecc.), con il loro bagaglio culturale e musicale; la linea melodica è quella italiana, con l’accompagnamento degli europei: walzer, mazurca, polka e musica classica.
I musicisti emigranti hanno con sé i loro strumenti (violini, chitarre, organetti…) e si creano, a bordo, le “intese musicali”, qualcuno muove qualche timido passo di danza, non è ancora Tango, ma presto lo diverrà. Il movimento rotatorio e alchemico delle acque, tra bonacce e fortunali, favorisce la creazione di nuovi umori, tra la nostalgia dei luoghi abbandonati e l’entusiasmo del nuovo che incalza. Giunti a destinazione si consolidano, nei quartieri portuali, le “amicizie musicali”, dove vi è l’incontro con le musiche folcloriche argentine (Payada), quelle ispaniche (Habanera) e quelle afro-americane (Candombe, Milonga…), un bel mix che partorisce il Tango (da: toccare, tamburo, beccheggio… etimo incerto), nuovo metalinguaggio dell’abbraccio, inizialmente con la camminata e, in seguito, con il giro.
Si terrà, venerdì 6 settembre 2024, alle ore 21,15 presso la Corte del Castello Angioino di Mola di Bari (BA), la rappresentazione, in poesia, di quanto sopra.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione “Teatroforma” di Mola di Bari. Partecipano alla serata: l’autore dei testi e delle scenografie, Annalisa Boni, Valentina Cubesi, Anna Mossa, Adriana Ostuni; ingresso libero – tutti invitati!