Il presidente ha ringraziato gli azzurri per “essere qui a rappresentare l’Italia”

di Ugo Cataluddi e Mirko Gabriele Narducci

PARIGI – “La vostra presenza numerosa e qualificata – come detto anche dal presidente Pancalli – è già un traguardo raggiunto. Essere qui a rappresentare l’Italia è una cosa per cui vi ringrazio“. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al suo arrivo al Villaggio Paralimpico a Parigi per fare visita agli atleti azzurri impegnati nei Giochi.

“Ogni 4 anni- ha proseguito il capo dello Stato- gli atleti di tutto il mondo offrono all’umanità uno dei momenti più particolari, preziosi e indispensabili. Un’occasione di incontro, dialogo e conoscenza con atleti e atlete venuti da ogni parte del mondo. Non di contrapposizione o addirittura di scontri o guerre. Quindi è molto importante quello che fate. È anche un messaggio al mondo”.

 

“È stato molto bello vedere durante la cerimonia di inaugurazione tante delegazioni- ha aggiunto- anche di Paesi precedentemente non presenti alle Olimpiadi. Rappresenta quanto sia sempre più ampio l’ambito di raccolta delle Paralimpiadi e delle Olimpiadi. Questo appuntamento quadriennale, infatti, ha due tempi: le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Il primo tempo è quello che avvia e alimenta l’entusiasmo, il secondo tempo è quello della raccolta, delle conclusioni e dei risultati. Questo incontro ci fa ricordare che questa competizione non è contro gli altri ma per superare insieme i limiti che tutti abbiamo. Quelli che chiamiamo avversari sono quelli che aiutano a trovare la spinta per superarci”.

“Come sapete il 23 settembre c’è un appuntamento al Quirinale– ha detto ancora Mattarella- formalmente per riportare le bandiere, che sono state portate qui dai due portabandiera che ringrazio molto, ma in realtà l’obiettivo di quell’incontro è ringraziare voi e gli atleti delle Olimpiadi per quanto fatto in questi due tempi di questa grande occasione. E come forse avete sentito ho chiesto che venissero non soltanto coloro che hanno conquistato medaglie ma anche chi è arrivato al quarto posto, per rappresentare con loro tutti quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi perché questo è già un traguardo importante. E anche perché la presenza dei quarti posti, degli altri, raffigura che chi conquista una medaglia non è una espressione isolata di capacità sportiva ma è frutto di un movimento sportivo che alimenta una quantità di prestazioni importanti“.

Io seguirò con molta attenzione le vostre gare come ho fatto con le Olimpiadi. C’è una efficace trasmissione televisiva delle vostre prove. In bocca al lupo a tutti- ha concluso- vi ripeto il significato della mia presenza: ringraziarvi per essere qui, per quello che avete fatto per raggiungere le Paralimpiadi, per i sacrifici, per gli impegni realizzati e per quello che farete in questi giorni. In bocca al lupo e grazie”.

PANCALLI AD ATLETI: “PRIMA VOLTA DEL PRESIDENTE REPUBBLICA AL VILLAGGIO, ED È QUI PER VOI”

“Ragazze, ragazzi, atlete, atleti. Voi che siete qui appartenete alla più ampia delegazione italiana che abbia mai preso parte a una Paralimpiade: 141 atleti, 70 atlete e 71 atleti, e saremo presenti nel maggior numero delle discipline previste dai Giochi paralimpici nella nostra storia, ben 17. Già esserci è un grande risultato dal punto di vista sportivo e umano, perché qualsiasi atleta abbia fatto sport a livello agonistico, e qualcosina ho fatto, sa perfettamente che il sogno più grande di un atleta è quello di riuscire ad essere lì un giorno sul palcoscenico più importante, che si chiamino Olimpiadi o Paralimpiadi, e voi questo lo avete fatto”. Lo ha detto il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, parlando agli atleti della delegazione italiana alle Paralimpiadi di Parigi di 2024, in occasione della visita al Villaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

È la prima volta che il capo dello Stato, il presidente della Repubblica italiana è presente ai Giochi paralimpici al Villaggio, e sarà qui con noi anche a mensa- ha sottolineato Pancalli sempre parlando agli atleti- Io vi invito solamente a mettere in quelle valigie al vostro ritorno, oltre mi auguro a quello che avverrà in termini di risultati, tutte le emozioni che raccoglierete vivendo il Villaggio, vivendo le vostre giornate, sostenendo i vostri compagni di squadra, sostenendo chi ha perso e magari stando vicino al pianto di qualche compagno o compagna di squadra, applaudendo chi ha vinto ma ricordandovi sempre che siete parte di un’unica grande famiglia sportiva italiana, e lo sport italiano di questo vi è riconoscente. Ma da ultimo, ricordate di mettere tutte quelle emozioni che avete provato e aggiungete il poter dire che quel giorno c’era il presidente della Repubblica, ed era lì per noi“, ha concluso il numero uno del Cip.

onte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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