di Antonio Simondi
26 agosto è arrivata la triste notizia, ci ha lasciato troppo presto l’allenatore Sven Göran Eriksson, da mesi stava combattendo a testa alta e con coraggio una lunga e dura malattia. Lazio, Fiorentina, Sampdoria, Benfica, Manchester City, Inghilterra, Roma, Goterborg, Messico, Filippine e ancora Leicester City, Costa d’Avorio, Shenzen, Guangzhou, Shangai, Degerfors, dovunque è andato si è fatto apprezzare per il suo stile da signore.
Eriksson ha fatto la storia del calcio vincendo lo storico scudetto del 2000 alla guida della Lazio, una squadra che vedeva in rosa giocatori dal calibro di Simeone, Veron, Mihajlovic, Mancini, Simone Inzaghi, Nesta quella Lazio vinse oltre allo scudetto due coppe Italia, due supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea sconfiggendo il Manchester United. Gli anni alla Sampdoria furono gli anni della vittoria della Coppa Italia, dell’affermazione di Mancini e Mihajlovic e delle scoperte di giocatori che poi fecero la storia primi su tutti Gullit e Seedorf. E poi l’esperienza alla guida della Roma, quella Roma venne soprannominata “la Magica” per poco non vinse lo scudetto poi vinto dalla Juventus ma riuscì a portare una Coppa Italia, alla guida della nazionale inglese fu il primo allenatore straniero della nazionale, alla Firenze alla Fiorentina fece sbocciare Roberto Baggio.
Ecco chi era Sir Sven Göran Eriksson allenatore dei tifosi, del mondo promotore di un calcio vincente che faceva divertire i tifosi ora in tanti piangeranno ma Eriksson ci ha insegnato ad essere attaccati alla vita e a sorridere come ha fatto lui. Ciao Sven allena ancora per noi.